domenica, 17 Novembre, 2024
Ambiente

Monte Bianco, in due anni la sua altezza si è ridotta di oltre due metri

Secondo l’ultima misurazione ufficiale, il Monte Bianco ha perso 2,21 metri di altezza rispetto al 2021. Il rilevamento è stato effettuato nel mese di settembre 2023 dalla Camera dei geometri dell’Alta Savoia e i dati sono stati diffusi lo scorso 5 ottobre. Questa montagna, la più alta di tutta la catena alpina, oggi, è alta esattamente 4805,59 metri. Il monitoraggio della vetta, che avviene dal 2001 ogni due anni, ha lo scopo di fornire agli scienziati dati sui cambiamenti degli ambienti alpini.

L’ipotesi della causa

Durante le ultime esplorazioni sul Monte Bianco, condotte lo scorso mese, il pool francese composto da venti ricercatori divisi in otto squadre ha scalato la vetta per studiarla in più punti. Il presidente della Camera dei geometri dell’Alta Savoia Jean des Garets ha spiegato: “La differenza di altezza può riflettere le condizioni pluviometriche dell’estate”, evidenziando dunque che la riduzione potrebbe essere dipesa dalle scarse piogge estive. Gli esperti non escludono una futura ricrescita della montagna più alta d’Europa, infatti, durante la conferenza stampa tenutasi a Chamonix, des Garets ha aggiunto: “Le variazioni della cima sono frequenti. Il Monte Bianco potrebbe essere benissimo molto più alto tra due anni”.

Dati agli scienziati

Quest’anno, per la prima volta, il team nella missione si è servito di un drone per condurre le consuete indagini. Questa operazione rappresenta dunque la dodicesima spedizione del progetto avviato dalla Camera dipartimentale dei geometri dell’Alta Savoia. Lo scopo principale della missione è quello di raccogliere dati scientifici sull’impatto del cambiamento climatico sulle montagne alpine. Secondo il team francese, adesso spetta a climatologi e a glaciologi analizzare i dati e fornire teorie in merito al fenomeno alpino. Il presidente Jean des Garets, durante il suo intervento alla conferenza, ha infatti precisato: “Noi accumuliamo i dati per le future generazioni, non siamo qui per interpretarli, lasciamo questo compito alla scienza”. Denis Borel, tra i ricercatori coinvolti nella scalata, nel corso di un intervento per l’emittente francese ‘TF1’, ha dichiarato: “Siamo di fronte a un anno in qualche modo eccezionale. Questa perdita è rilevante se comparata con le misurazioni degli scorsi anni”.

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