domenica, 8 Settembre, 2024
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Unicef: “Più di 5.800 bambini e adolescenti morti tra Europa e Asia Centrale per l’inquinamento atmosferico”

Secondo la nuova indagine riportata in un ‘Policy Brief’ pubblicato lo scorso mese dall’Unicef, più di 5.800 bambini e adolescenti in Europa e Asia centrale sono morti nel 2019 per cause legate all’inquinamento atmosferico. La maggior parte, l’85%, è morta prima del compimento del primo anno di vita; l’equivalente di 90 bambini a settimana. In particolare, l’Unicef tramite questo studio ha indagato sull’impatto che l’inquinamento atmosferico ha sulla salute dei bambini, sulle maggiori cause di tale forma di inquinamento e sulle sue gravi conseguenze.

I rischi per la salute dei bambini

Lo studio di Unicef, definito “Breathless beginnings: the alarming impact of air pollution on children in Europe and Central Asia”, che tradotto in italiano significa “Inizi senza fiato: l’allarmante impatto dell’inquinamento atmosferico sui bambini in Europa e Asia Centrale”, rileva che i bambini esposti all’inquinamento atmosferico corrono un rischio maggiore di gravi problemi di salute, tra cui infezioni respiratorie acute come la polmonite, particolarmente pericolose per i neonati e i bambini piccoli. Il direttore regionale dell’Unicef per l’Europa e l’Asia centrale, Regina De Dominicis, ha spiegato: “Quando si tratta di inquinamento atmosferico, i polmoni più piccoli sono quelli che pagano il prezzo più alto e questo provoca danni alla salute e allo sviluppo dei bambini, a volte costando loro la vita. Ridurre gli inquinanti atmosferici e l’esposizione dei bambini all’aria tossica è fondamentale per proteggere la loro salute e le loro società, con conseguente riduzione dei costi sanitari, miglioramento dell’apprendimento, aumento della produttività e un ambiente più sicuro e pulito per tutti”.

Le gravi conseguenze

Nel Policy Brief si legge: “Respirare aria inquinata provoca danni di lunga durata ai polmoni dei bambini, con conseguente aumento del rischio di asma e di malattie respiratorie e cardiovascolari croniche, compreso il cancro. L’inquinamento atmosferico può portare a disturbi neurologici più avanti nella vita, come risultato di danni precoci al cervello dei bambini. I bambini sono fisicamente più esposti all’inquinamento atmosferico rispetto agli adulti perché respirano due volte più velocemente e spesso con la bocca, assorbendo più inquinanti. Sono spesso più vicini al suolo, dove si accumulano gli inquinanti. I bambini sono fisiologicamente più vulnerabili all’inquinamento atmosferico rispetto agli adulti perché il loro cervello, i polmoni e altri organi sono esposti a infiammazioni e danni durante un periodo di rapido sviluppo”.

Le maggiori cause dell’inquinamento

Riguardo alle cause dell’inquinamento atmosferico In Europa e in Asia centrale, nello studio si evidenzia: “L’inquinamento atmosferico relativo al ‘particolato PM 2,5 e PM 10’ in Europa e in Asia centrale, è causato principalmente da pratiche residenziali e commerciali, tra cui l’uso di carbone e altri combustibili fossili per il riscaldamento e per cucinare”. Le polveri sottili (a seconda della dimensione PM10 e PM2.5) sono un insieme di particelle solide e liquide sospese nell’aria. Il particolato è uno degli inquinanti più frequenti nelle aree urbane. Esso può trovarsi sia in luoghi aperti sia in luoghi chiusi, ma generalmente la sua concentrazione è maggiore nei luoghi chiusi, ad esempio nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro.

Rafforzare le politiche

L’Unicef, per evitare un peggioramento della qualità dell’aria, esorta i governi “a rafforzare le politiche e gli investimenti per accelerare la transizione verso un’energia e un trasporto puliti ed efficienti in tutti i settori”. Ciò include il sostegno all’efficienza energetica e all’accesso all’energia pulita, la formazione di operatori sanitari di base per sottoporre i bambini a monitoraggi e individuare le malattie legate all’inquinamento atmosferico, nonché l’incremento e l’accelerazione dei piani di riduzione dell’inquinamento atmosferico a livello nazionale e comunale”. Per proteggere i bambini dall’esposizione, l’Unicef chiede ai Governi di istituire e mantenere sistemi di monitoraggio della qualità dell’aria nelle vicinanze di asili e scuole e di riferire le informazioni al pubblico, rilevando i livelli di inquinamento atmosferico pericolosi per i bambini e le donne in gravidanza. L’ Unicef lavora nei Paesi dell’Europa e dell’Asia centrale per raccogliere dati sulla diffusione e sull’impatto dell’inquinamento atmosferico e aiuta a sviluppare e attuare soluzioni per proteggere i bambini da ulteriori esposizioni.

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