lunedì, 18 Novembre, 2024
Società

L’allattamento esclusivo è praticato nel 48% dei casi. Obiettivo al 70%

Unicef e Oms promuovono di Baby Pit Stop. In Italia oltre 1000. Latte materno molto più efficace

Termina oggi la “settimana per l’allattamento” promossa dall’Unicef e dall’Oms. Le due organizzazioni internazionali pongono l’attenzione sulla necessità di un più ampio supporto all’allattamento su tutti i luoghi di lavoro per sostenere e migliorare i progressi dei tassi globali di allattamento. La percentuale dell’allattamento esclusivo è aumentata del 10%, raggiungendo il 48% a livello globale, ma ancora lontano dall’obiettivo del 70% entro il 2030.

Bps, ambienti protetti

Nell’occasione della “settimana” l’Unicef Italia propone la creazione di Baby Pit Stop (Bps) all’interno dei nidi aziendali. I Bps, ispirati all’iniziativa omonima de La Leche League, sono ambienti protetti, in cui le mamme si possano sentire a proprio agio ad allattare il loro bambino o la loro bambina e provvedere al cambio del pannolino. In Italia, quest’anno, sono stati riconosciuti dall’Unicef i Bps di Intesa Sanpaolo e del Policlinico di Bari. In tutto il Paese sono oltre 1.100 i Bps che fanno parte del programma Unicef, insieme a 34 ospedali e a 9 comunità riconosciute.

Nel 2022 nei Baby Friendly riconosciuti dall’Unicef e dall’Oms sono nati oltre 34.000 bambini che rappresentano quasi il 9% delle nascite. Le due organizzazioni  raccomandano l’allattamento esclusivo per i primi sei mesi di vita, a partire dalla prima ora dalla nascita. Allattare esclusivamente – senza altri alimenti – per i primi sei mesi favorisce lo sviluppo sensoriale e cognitivo e protegge i bambini dalle malattie infettive e croniche.

L’allattamento materno protegge i piccoli

Il Baby Pit Stop rientra nelle iniziative realizzate dall’Unicef per garantire a tutte le bambine e i bambini i diritti sanciti dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in particolare l’art. 24 che tutela il diritto alla salute e si inserisce nel Programma Unicef“Ospedali & Comunità Amici dei Bambini” che prevede di allestire aree per accogliere le mamme che desiderano allattare i propri bimbi quando si trovano fuori casa  “Dai primi momenti di vita di un bambino – sostiene Maria Costanza Trapanelli, Presidente del Comitato regionale del Piemonte per l’Unicef – l’allattamento è l’intervento più efficace per la sopravvivenza e lo sviluppo delle bambine e dei bambini. Allattare protegge i piccoli da malattie contagiose comuni e rafforza il loro sistema immunitario, fornisce i nutrienti chiave necessari per crescere e sviluppare il proprio potenziale”. 

Tutelare le donne al lavoro

Quest’anno per la Settimana Mondiale dell’Allattamento ha messo l’attenzione sulla necessità di un più ampio supporto all’allattamento su tutti i luoghi di lavoro, e non solo: anche musei, biblioteche, altri luoghi pubblici, per sostenere e migliorare i progressi dei tassi di allattamento. Tassi che calano significativamente per le donne che tornano al lavoro. Unicef e Oms ritengono che “politiche a favore della famiglia sui luoghi di lavoro – come congedo di maternità retribuito, pause per allattare e stanza dove le madri possano allattare o tirare il latte – creano ambienti a beneficio non solo delle donne che lavorano e delle loro famiglie, ma anche dei datori di lavoro. Queste politiche generano un ritorno economico che riduce le assenze legate alla maternità, consentono alle lavoratrici di mantenere il proprio lavoro e riducono i costi di assunzione e formazione di nuovo personale”. 

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