lunedì, 10 Marzo, 2025
Sport

Ministro Abodi: la trasformazione digitale per garantire il futuro del settore sportivo

Il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, intervenendo al Convegno Innovazione Tecnologica Comolake 2023-The Next Generation Innovations ha ribadito che “Lo sport in Italia vive ancora, nella maggior parte dei casi, in una dimensione analogica, pregiudicando la capacità di utilizzare al meglio le tecnologie per esprimere al meglio molte delle sue potenzialità, una parte significativa del suo valore sociale ed economico ancora inespresso”. “Il nostro sistema è composto da più di 12 milioni di tesserati, che si rivolgono a circa 100.000 realtà del mondo dilettantistico o società che operano in 80.000 infrastrutture sportive. La trasformazione digitale sarebbe fondamentale perché già dalla raccolta e dal ‘dialogo’ delle informazioni e dei dati di questi tre cluster potremmo acquisire informazioni fondamentali in chiave di monitoraggio dell’efficacia del modello e delle politiche da adottare per favorire il suo miglioramento”, ha aggiunto.

Poche tecnologie avanzate

“Oggettivamente, non abbiamo banche dati intelligenti, integrabili, scalabili e non operiamo in un’ottica di interoperabilità: l’anagrafica dei 12 milioni di tesserati a federazioni, discipline associate ed enti di promozione non si sposa con la banca dati delle associazioni e delle società che organizzano lo sport, che a sua volta non dialoga con quella dei luoghi nei quali si pratica convenzionalmente lo sport”, ha sottolineato Abodi.

Creazione di un ecosistema digitale

“Peraltro, non c’è nessun canale di comunicazione con l’anagrafe scolastica per le palestre, con la lista degli impianti sportivi universitari e con quelli dei gruppi sportivi militari e dei corpi civili dello Stato. Nell’integrazione di questi elementi, la trasformazione di un’anagrafica in CRM, di un registro nazionale delle attività sportive in una banca dati e del censimento degli impianti sportivi in qualcosa di equivalente, creerebbe i presupposti per la creazione di un ecosistema, creando patrimonio e partecipando al tempo stesso alla ‘catena del valore’ che le informazioni distribuite in modo parcellizzato, disarticolato e non governato, trasferiscono invece altrove. Quindi è fondamentale velocizzare la trasformazione digitale nel nostro sistema sportivo per andare incontro al futuro in modo organizzato, efficace ed efficiente, applicando tutte le declinazioni della tecnologia nelle infrastrutture, partendo dalla domotica degli stadi in chiave di sicurezza, connettività, sostenibilità ambientale e accessibilità, come nella relazione tra salute e sport, partendo da un diffuso utilizzo della telemedicina applicata al monitoraggio della pratica sportiva, non solo agonistica”, ha proseguito Abodi.

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