ROMA (ITALPRESS) – Ridere fa bene, lo sappiamo, ma non abbastanza. Sì, perché una risata non solo è utile per ridurre lo stress, far lavorare al meglio il sistema immunitario e ovviamente per l'umore. Le ultime ricerche, hanno misurato infatti effetti simili a quelli dei farmaci. All'ultimo congresso della società europea di cardiologia è stato presentato uno studio condotto in Brasile, che mette a confronto due gruppi di persone affette da patologie alle coronarie. Dopo tre mesi, nel gruppo che aveva assistito a uno spettacolo comico una volta a settimana, la capacità cardiaca è risultata migliore del 10% rispetto al gruppo a cui era stato somministrato un documentario a settimana. Quelli della risata e del buonumore sono i temi trattati da Massimo Boldi, noto attore comico, produttore cinematografico, musicista e conduttore televisivo, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell'agenzia di stampa Italpress: "Ridere è una cosa importante, soprattutto quando qualcuno è in depressione o ha dei problemi – ha esordito – In tanti mi dicono grazie per averli fatti divertire nei momenti più importanti della loro vita. Questa è una grande soddisfazione – ha aggiunto – C'è persino un revival dei miei film datati, coi ragazzi che li rivedono di continuo e sanno le battute a memoria. Credo di aver interpretato il ruolo di un bambino e sono rimasto tale, mentalmente è proprio così, alla mia età faccio ancora quello che farebbe un ragazzino di dieci anni. C'è un po' di follia in me probabilmente, e questo non dico che sia il mio segreto, ma è come son fatto io, come riesco poi soprattutto a trasmettere la comicità o eventualmente anche il dramma perché ho fatto anche dei film drammatici, a chiunque, dai grandi ai piccini – ha spiegato Boldi – Nei film che ho fatto io c'è sempre il momento molto comico che è la follia pura. Poi è chiaro che se gli autori ti scrivono delle battute divertenti hai un vantaggio in più". Anche per un attore comico affermato come Boldi c'è stato da fare i conti a lungo con l'ansia da prestazione: "C'è eccome, se devo essere sincero confesso che all'inizio della mia carriera non accettavo bene la popolarità e il successo – ha rivelato – La mia povera moglie Marisa faticava a farmi salire sul palcoscenico, perché stavo male e continuavo a chiamare i medici per farmi un controllo al cuore, la mia gag del batticuore è nata da lì. Poi pian piano con l'età ho cominciato ad accettare il tutto, a rispondere sì alla domanda 'ma veramente è toccato a me essere famoso?' C'è questa situazione in cui uno si chiede se ce la farà o meno". Infine, un messaggio importante sul rapporto con la medicina: "Il mio rapporto coi medici è sempre stato ottimo, ho sempre cercato di seguirli – ha concluso – Si crea sempre tra me e il medico una certa simpatia e tanta fiducia, questo è importante". -foto Agenzia Fotogramma- (ITALPRESS). xd7/mgg/red 04-Ott-23 14:16