Drammatico incidente stradale avvenuto ieri sera a Mestre, in Veneto, Italia. Un autobus turistico elettrico, che trasportava un gruppo di turisti ucraini, è precipitato da un cavalcavia e ha preso fuoco. Il bilancio è di 21 morti, tra cui due bambini, e di 15 feriti. Il tutto è avvenuto intorno alle 20 sul cavalcavia Rizzardi, che collega Mestre a Marghera. L’autobus, un pullman granturismo a due piani, stava viaggiando in direzione Marghera quando, per cause ancora da accertare, ha sfondato il parapetto del cavalcavia precipitando a terra, finendo sul binario ferroviario che corre a fianco della strada. Il mezzo ha preso fuoco subito dopo l’impatto, rendendo difficile l’intervento dei soccorsi. I vigili del fuoco, con l’aiuto di polizia e carabinieri, hanno lavorato per ore per estrarre le vittime dalle lamiere contorte. Il bilancio è stato di 21 morti, tra cui due bambini di 6 e 10 anni, e di 15 feriti, di cui 5 in gravi condizioni. Tra le vittime ci sono 5 cittadini ucraini, un tedesco, un croato, un francese e l’autista italiano. L’autista, Alberto Rizzotto, 40enne di Treviso, è stato l’ultimo a essere estratto dall’autobus.
Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento, ma le ipotesi più accreditate sono un guasto meccanico o un errore umano. L’incidente ha suscitato grande commozione in Italia e in tutto il mondo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. Il sindaco di Mestre, Luigi Brugnaro, ha proclamato il lutto cittadino per tre giorni.