BOLOGNA (ITALPRESS) – "Vai liscio", un programma di concerti per promuovere la musica da ballo dell'Emilia-Romagna e sostenerne la candidatura alla lista del Patrimonio dell'Umanità Unesco. Una rassegna che inaugura il 6 ottobre e prosegue fino a febbraio 2024, che si svolgerà su tutto il territorio regionale coinvolgendo teatri, musei, cinema, circoli, spazi polifunzionali e balere con ospiti prestigiosi di diverse provenienze musicali. L'iniziativa è stata illustrata questa mattina in conferenza stampa a Bologna dall'assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, da Natalino Mingrone, presidente di Ater Fondazione e Claudio Levorato presidente Gruppo Rekeep. Il progetto è promosso dalla Regione Emilia-Romagna, con il sostegno di Rekeep, e coordinato da Ater Fondazione, in collaborazione con la Fondazione Entroterre, Egea, Cronopios, Mei e con il patrocinio di Siae. L'intento del progetto Vai Liscio è duplice: il primo è quello di costruire attraverso il sito www.vailiscio.it una raccolta documentale e una mappatura delle esperienze, dei luoghi e del sapere condiviso; altro obiettivo è promuovere e incentivare la diffusione di progettualità che ruotano intorno al Liscio, rivitalizzandone non solo la memoria, ma anche le caratteristiche musicali. "La candidatura del Liscio alla Lista Unesco del Patrimonio culturale immateriale dell'Umanità sta già dando i suoi frutti- commenta l'assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-, con festival e concerti in tutta la regione: si guarda con più attenzione alle orchestre storiche da ballo, nascono nuovi gruppi di musicisti giovani, si sperimentano inediti incroci con musicisti di altri generi. In questa riscoperta gioca un ruolo questa rassegna, una delle poche che copre tutta l'Emilia-Romagna, caratteristica non usuale in una terra ancora programmata su base cittadina o provinciale, giustamente coordinata da Ater, l'ente cui affidiamo il compito di qualificare sempre più i teatri della nostra regione. Così come abbiamo fiducia che la candidatura del Liscio affiancherà e porterà bene alla sfida lanciata da Rimini per essere nominata Capitale italiana della cultura 2026, con un progetto in cui il Popolare si fonde con la cultura cosiddetta Alta e che unisce la città dei Malatesta con tutti i comuni alluvionati della Romagna, con lo spirito di chi cerca una riscossa proprio a partire dalla promozione culturale". "Da ultimo ma non ultimo- conclude Felicori-, va menzionato l'eccezionale generoso contributo di Rekeep, che proprio in questa dimensione popolare, territoriale e ambiziosa ha creduto e crede con noi". -foto ufficio stampa Regione Emilia Romagna- (ITALPRESS). mgg/com 03-Ott-23 16:48