Hunter Biden avrebbe deciso di dichiararsi non colpevole per le tre accuse legate alle armi da fuoco. La citazione nel tribunale federale del Delaware arriva nel mezzo di una battaglia legale che ha contrapposto il figlio del presidente al suo Dipartimento di Giustizia. A Biden è stata negata la richiesta di comparire tramite video. Un giudice magistrato si è schierato con i pubblici ministeri sostenendo che Biden “non dovrebbe ricevere un trattamento speciale in questa situazione”. Il caso ha messo la famiglia del presidente Joe Biden sotto i riflettori, in vista delle elezioni presidenziali del 2024. Il caso si svolge sullo sfondo della campagna di suo padre. Quasi due mesi dopo che un accordo con i pubblici ministeri andò in frantumi durante una drammatica giornata in tribunale, Hunter Biden è stato incriminato, il mese scorso, in un tribunale federale per tre capi di imputazione legati al possesso di un’arma da fuoco mentre faceva uso di droghe illegali. Due capi d’imputazione lo accusano di aver mentito su un modulo federale riguardo all’uso di narcotici quando acquistò un revolver Colt Cobra in Delaware nell’ottobre del 2018. Il terzo afferma che possedeva una pistola mentre usava un narcotico. È ancora aperta un’inchiesta sulla sua presunta evasione fiscale. Nel caso originale, un documento congiunto con i pubblici ministeri affermava che Biden aveva avuto la pistola per undici giorni, durante i quali “acquistava e usava regolarmente cocaina e crack”. Secondo il documento, l’arma è stata “successivamente gettata in un bidone della spazzatura fuori da un supermercato a Greenville, nel Delaware”.