Le persone incinte dovrebbero ricevere un vaccino contro l’Rsv tra la 32esima e la 36esima settimana di gestazione per proteggere i loro figli. Lo hanno comunicato i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. Un comitato consultivo dell’agenzia ha votato a larghissima maggioranza per raccomandare l’iniezione. Subito dopo, la Direttrice del CDC, Mandy Cohen, ha formalmente approvato tale raccomandazione, il passo finale che consente la distribuzione del vaccino al pubblico. L’iniezione monodose, realizzata dalla Pfizer, si chiama Abrysvo ed è già approvata dalla Food and Drug Administration. Stimola la produzione di anticorpi nella madre che si trasferiscono attraverso la placenta. Il vaccino è il primo approvato in grado di proteggere i bambini dall’Rsv. I dati degli studi clinici hanno dimostrato che tale protezione dura per i primi sei mesi. Se somministrato tra la 32esima e la 36esima settimana di gestazione, Abrysvo riduce del 91% il rischio di malattia grave tra i neonati entro circa tre mesi dalla nascita. Dopo circa sei mesi l’efficacia scende al 77%.
Minaccia per i bimbi
L’Rsv è generalmente lieve negli adulti giovani e sani, ma rappresenta una minaccia maggiore per i bambini di età inferiore ai 5 anni. Il virus causa fino a 80.000 ricoveri ospedalieri e fino a 300 decessi all’anno in quella fascia di età negli Stati Uniti. Quasi l’80% dei bambini ricoverati in ospedale con Rsv sotto i 2 anni non hanno patologie preesistenti. L’anno scorso, un drammatico picco di gravi infezioni da Rsv ha travolto gli ospedali pediatrici. Quest’estate è stata approvata anche un’altra nuova forma di protezione per i bambini: un farmaco iniettabile che rilascia una dose di anticorpi direttamente nel flusso sanguigno del bambino.