giovedì, 19 Dicembre, 2024
Attualità

CITE approva la revisione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile

È stata approvata dal CITE (Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica) la revisione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. Il documento declina gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU adattandoli al contesto italiano. Approvata la prima volta nel 2017, la Strategia è stata revisionata nel 2022 dopo un ampio processo partecipativo, che ha coinvolto i ministeri competenti, la Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome, gli enti territoriali, la società civile e gli attori non statali riuniti nel Forum nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.

“Un quadro strategico di azione”

“La nostra Strategia si caratterizza per un approccio concreto e molto partecipativo, per unire tutti di fronte a obiettivi comuni: le grandi questioni climatiche hanno un riflesso evidente sull’ambiente, ma sono strettamente collegate anche a temi quali la crescita economica e l’esasperazione delle diseguaglianze sociali. Questa Strategia non è dunque un libro delle buone intenzioni, ma un quadro strategico di azione per portare avanti ‘le tre dimensioni della sostenibilità’, ambientale sociale ed economica, che deve mettere in coerenza tutti i livelli amministrativi, con la spinta propositiva della società”, spiega il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.

Le cinque “P”

Per raggiungere i 17 “goals” dell’Agenda delle Nazioni Unite, la Strategia parte dalle cosiddette cinque “P”, che connettono trasversalmente dinamiche economiche, questioni sociali e qualità ambientale: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership. Da queste discendono quindici scelte strategiche su tutti i campi d’azione della Strategia: dalla gestione sostenibile delle risorse naturali all’abbattimento delle emissioni climalteranti, dalla promozione di un benessere economico sostenibile, al contrasto alla povertà e allo sviluppo di un’occupazione di qualità, di una società non violenta, inclusiva e rispettosa dei diritti umani, senza discriminazioni. Nell’ottica di dare quanta più concretezza al percorso, tra le novità della nuova Strategia vi è la definizione di “valori obiettivo”, che sono misurati annualmente attraverso una serie di indicatori: 55 sono definiti di primo livello e costituiscono un nucleo comune per tutte le amministrazioni centrali e territoriali. Altri 190 si definiscono di secondo livello e garantiscono il monitoraggio complessivo degli obiettivi posti. L’approfondito lavoro svolto ha permesso di associare ogni indicatore a obiettivi specifici da raggiungere, come all’eventuale quadro strategico e di finanziamento già presente.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Giornata internazionale delle foreste. Coldiretti: in Italia aree in crescita. Iniziativa con le scuole e nuovi progetti di sviluppo

Marco Santarelli

Allarme dell’Onu: “L’Afghanistan è il produttore di metanfetamine in più rapida crescita”

Cristina Gambini

LʼOnu condanna Israele per la violazione dei diritti delle donne

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.