“Confronto positivo e costruttivo con i sindacati sul contrasto all’inflazione e sulle misure a tutela del potere di acquisto di lavoratori, pensionati e famiglie”. Il ministro per le Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si dichiara sodisfatto al termine del confronto a Palazzo Chigi con le rappresentanze sindacali. Il tema è come ridurre il peso dell’inflazione sulle famiglie e le imprese. Il tavolo è stato presieduto da Urso, presente sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano e il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. Per i sindacati hanno partecipato il segretario confederale Cgil Christian Ferrari, il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, la segretaria confederale della Uil Ivana Veronese e il segretario dell’Ugl Luciano Capone.
L’impegno del Governo
“La direzione che sin dall’inizio della legislatura abbiamo intrapreso a sostegno dei ceti medio bassi”, spiega il ministro per le imprese e il Made in Italy, “dei lavoratori e delle famiglie è giusta e largamente condivisa ed ha ottenuto ottimi riscontri in questi mesi: l’inflazione si è ridotta più in Italia che nella media Ue e le risorse sono state mirate a sostegno di chi ne aveva più bisogno”. “Importante lo sforzo di tutto il Sistema Italia con il trimestrale antinflazione a cui hanno aderito tutte le associazioni della filiera”, puntualizza Adolfo Urso.
Una regia nazionale
“Abbiamo chiesto al governo”, sottolinea leader della Cisl, Luigi Sbarra, “di ragionare su una cabina di regia nazionale aperta alle parti sociali, e c’è questa disponibilità”. “Il Governo è impegnato in questo protocollo con le grandi aziende per i beni alimentari, ed è un intervento che condividiamo ma bisogna allargare la governance rendendola più partecipata. Non solo al tema alimentare ma anche sull’energia, il trasporto aereo, l’editoria, gli affitti e la casa”, puntualizza il leader della Cisl, “Oltre alle misure immediate di proroga il nostro sguardo è alla prossima legge di Bilancio. E’ fondamentale che diventi strutturale il taglio del cuneo fiscale, assicurare piena indicizzazione delle pensioni, sostenere le famiglie e rinnovare i contratti”. “Consideriamo l’incontro importante”, conclude Sbarra, “e che darà sicuramente frutti se si trasforma in un cammino partecipato, condiviso nella prospettiva di definire un’intesa trilaterale governo, associazioni datoriali e organizzazioni sindacati per contrastare l’inflazione e combattere il carovita per salvaguardare il potere d’acquisto di salari e pensioni”.
Cosa accadrà lunedì
Nei decreti di lunedì vengono annunciate da Urso altre misure nella stessa direzione, così come nella prossima manovra economica. Il Governo, secondo si apprende, quanto intende effettuare valutazioni tecniche e finanziarie relative sulle misure con impatto sui conti pubblici proposte dai sindacati contro il caro-vita, inoltre con i ministeri competenti coinvolgerà le rappresentanze sindacali nelle azioni di monitoraggio dei prezzi, anche a livello regionale.
Elencate le misure che saranno intraprese,ad esempio, il taglio del cuneo fiscale e contributivo, la detassazione dei premi di produttività, la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023-2024, l’aumento dell’importo dell’assegno unico per le famiglie, il bonus sociale bollette.