La decisione della Corte d’Appello del Circuito Federale degli Stati Uniti di sospendere il giudice Pauline Newman è un evento significativo che solleva importanti questioni sull’invecchiamento della magistratura federale americana. La Newman, 96 anni, è il giudice federale più anziano degli Stati Uniti. È stata nominata membro del Circuito Federale dal presidente Ronald Reagan nel 1984 e ha una lunga e rispettata carriera nel diritto dei brevetti. La decisione di sospenderla è stata presa dopo che un consiglio di giudici del tribunale di Washington DC ha affermato che la Newman non ha collaborato alla richiesta di esami medici sulla sua forma fisica. La Newman ha difeso la sua forma fisica, citando le opinioni di due medici, e ha intentato una causa in un tribunale separato di Washington cercando di spostare o fermare le indagini. “Dati ignorati” L’avvocato della Newman, Greg Dolin, ha affermato che il consiglio “sta ignorando dati, informazioni e opinioni che non sono coerenti con gli obiettivi e i risultati predeterminati” e che il giudice contesterà l’ordine e continuerà a far valere le sue richieste in tribunale. Il caso della Newman solleva una serie di questioni delicate sull’invecchiamento della magistratura federale americana. I membri della magistratura federale sono nominati in carica a vita e possono essere messi sotto accusa ma non costretti a andare in pensione.