venerdì, 18 Ottobre, 2024
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Coronavirus. Anelli: medici pronti per l’emergenza, tanti i volontari e impegno massimo

“Medici pronti a fare il loro dovere, ma Regioni li forniscano subito di tutte le adeguate protezioni”. Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, nel commentare la situazione in Lombardia per i contagi da coronavirus.

Dei contagiati ad oggi 22 febbraio, “cinque sono operatori sanitari, medici e infermieri”, ricorda Anelli, “i professionisti sanitari sono sempre disponibili, e ancor più in questa situazione: continuano arrivarci nominativi di colleghi che si offrono volontari, ad esempio, per i controlli negli aeroporti e comunque per gestire l’emergenza. Ma vanno protetti e preservati, perché possano continuare ad assistere, in piena sicurezza, i cittadini”. Il presidente Anelli sottolinea come sia necessaria la più ampia sinergia tra medici ed istituzioni regionali, sia nel supporto logistico da date si nevici ma anche nel definire linee di comportamento univoche. “È indispensabile che le Regioni”, sottolinea il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, “forniscano subito il previsto materiale di protezione e indicazioni univoche su come gestire i casi.

Così si rischia di vanificare il lavoro fatto dal Ministero della Salute, che sin da subito ha invece fornito tali indicazioni, demandando alle Regioni i protocolli operativi e la fornitura dei materiali”. Filippo Anelli, commentando quanto sta accadendo in Lombardia con il numero in aumento di contagiati e il lavoro dei sanitari, ha voluto ringraziare anche gli esponenti di governo. “Ringraziamo ancora una volta il Ministro Roberto Speranza, ringraziamo anche il Segretario della Federazione nazionale dei Medici di Medicina Generale, Silvestro Scotti, che ha preso in mano la situazione dando indicazioni per un triage telefonico prima delle visite”, prosegue Anelli, “i medici non possono, però, essere lasciati soli e senza protezione a gestire la situazione. I medici, gli operatori sanitari, devono per primi essere messi in sicurezza, per poter continuare ad aiutare gli altri. È la prima regola del soccorso. È come quando su un aereo, in caso di atterraggio di emergenza, prima di aiutare, ad esempio, i bambini ad indossare le maschere dell’ossigeno, devono munirsene gli accompagnatori adulti”. Infine il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, ricorda l’impegno dei lavoratori e professionisti della sanità, e con essi numerosi volontari.

“I medici, i professionisti sanitari sono sempre disponibili, e ancor più in questa situazione: continuano arrivarci nominativi di colleghi che si offrono volontari, ad esempio, per i controlli negli aeroporti e comunque per gestire l’emergenza”, conclude Anelli, “Ma vanno protetti e preservati, perché possano continuare ad assistere, in piena sicurezza, i cittadini”.

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