“Nessuno abbandona il mercato più profittevole d’Europa”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dopo l’avvio del “tavolo permanente sul trasporto aereo.” “Ho fatto un confronto di alcune ore con tutti gli attori del sistema aereo”, ha spiegato Urso a fine incontro e alla domanda se Ryanair ridurrà i voli in Italia, ha risposto indirettamente che tutti “hanno presentato piani di sviluppo per incrementare le rotte e i voli nel nostro Paese, ben sapendo che l’Italia è il mercato più profittevole e quello che cresce di più in Europa”. Apprezzamento per l’iniziativa da tutti i partecipanti al tavolo che è giudicata “una strada ad un confronto costruttivo e propositivo con gli stakeholder del settore aereo per trovare soluzioni condivise” nell’interesse dei consumatori e dell’intero sistema della mobilità.
Clima costruttivo
L’incontro a Palazzo Piacentini, sede del Ministero, “si è svolto in un clima costruttivo” ed è stato presieduto dal ministro Urso e dal vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi. Presenti i rappresentati di Ita Airways, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Wizz Air, Neos, Ryanair, Sky Alps e Volotea, delle organizzazioni delle compagnie aeree Iata, Aicalf e Ibar, delle associazioni che rappresentano i gestori degli aeroporti Assaeroporti e Aeroporti 2030, dell’associazione incaricata della gestione degli slot aeroportuali italiani Assoclearance e della rappresentanza degli handler di aviazione Assohandlers. Presenti inoltre i rappresentati delle Autorità di Regolazione dei Trasporti e Garante della Concorrenza e del Mercato, ART e AGCM, di ENAC ed ENAV, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, di RFI-Rete Ferroviaria Italiana, di Conftrasporto e Federtrasporto.
Decreto Asset
“Obiettivo di questo tavolo”, ha spiegato il ministro Urso, “è quello di un confronto permanente con tutti gli attori del settore per lo sviluppo del trasporto aereo nel nostro Paese al servizio di cittadini e imprese. Particolare attenzione è stata posta alla necessità di maggior trasparenza rispetto alla composizione del costo dei biglietti aerei e dei meccanismi che portano alla formazione del prezzo, oltre alle risorse che ciascun aeroporto investe per favorire la propria connettività”. Il tavolo è stato l’occasione anche per approfondire i contenuti del Decreto Asset, con l’obiettivo di acquisire eventuali contributi per migliorare il provvedimento durante il percorso parlamentare. Attenzione anche per quanto riguarda i poteri delle autorità competenti in modo da garantire maggiore trasparenza agli operatori e tutela dei diritti degli utenti.
Aumento voli domestici
Il ministero ha comunicato che nel 2023 si stima che ci saranno oltre 20 mila voli in più nel mercato domestico italiano rispetto al 2022. Le stime di crescita per il 2024 indicano che vi possa essere una crescita del mercato domestico anche di fronte ad un aumento dell’incertezza economica a livello europeo. A livello complessivo il numero di voli domestici italiani potrebbe ulteriormente aumentare rispetto ai valori di record storico raggiunti nel 2023. Stesso trend, secondo fonte Enac, si stima potrebbe avere anche la flotta dei vettori nazionali.
Ryanair contro l’Enac
Ma proprio Enac, ieri sera, finisce attaccata da Ryanair che chiede le dimissioni del presidente, Pierluigi Di Palma. La compagnia aerea sostiene che i dati presentati al ministro sulle modalità di costruzione delle tariffe dei voli siano false. O’Leary, ad di Ryanair, ritiene “inaccettabile che il presidente della direzione del trasporto aereo italiano non abbia spiegato con precisione il diritto comunitario al ministro Urso, che garantisce a tutte le compagnie aeree la libertà di prezzo.” La replica secca di Di Palma che ha ricordato al manager come il suo mandato “è a disposizione ogni giorno.” “Più volte ho richiamato O’Leary a tenere un profilo più istituzionale”, ha aggiunto Di Palma, “da amico uno può anche divertirsi ma da presidente dell’Autorità del trasporto aereo sentirsi dire da un amministratore delegato un fatto del genere è abbastanza grave.”