I Pubblici ministeri e gli agenti dell’FBI coinvolti nell’indagine di Hunter Biden sono stati bersaglio di molestie e minacce. Un drammatico aumento che ha coinciso con gli attacchi all’FBI e al Dipartimento di Giustizia da parte dei repubblicani del Congresso e dell’ex presidente Donald Trump, che hanno accusato entrambe le agenzie di partecipare a una cospirazione per sovvertire la giustizia. Secondo una trascrizione inedita di testimonianze del Congresso, le minacce hanno spinto l’FBI a creare un’unità autonoma per indagare e mitigarle. “Abbiamo creato un’intera unità anti-minacce per affrontare le intimidazioni che stanno ricevendo le strutture dei dipendenti dell’FBI – ha dichiarato Jennifer L. Moore, allora vicedirettore esecutivo delle risorse umane dell’FBI, alla commissione giudiziaria della Camera a giugno – È una situazione senza precedenti, mai vissuta prima. Si tratta di circa 10 persone, che hanno come unica missione quotidiana, quella di minacciare i dipendenti dell’FBI impegnati nelle diverse strutture”. Moore ha detto ai legislatori che le minacce agli agenti e alle sedi dell’FBI sono più che raddoppiate: ce ne sono state di più nei sei mesi da ottobre a marzo che nei 12 mesi precedenti. I funzionari affermano che il ritmo delle minacce è aumentato dopo che le indagini dell’FBI su Trump sono diventate pubbliche la scorsa estate e da allora non è più rallentato.