In occasione della cerimonia per la consegna delle onorificenze al merito della Repubblica al Palazzo del Quirinale, il Presidente Mattarella ha incontrato Fratel Costantino De Bellis, fondatore e presidente dell’Associazione europea Amici di San Rocco.
Tra il Capo dello Stato e il consacrato, che ha abbandonato la carriera nell’Esercito per inseguire la strada della spiritualità sulle orme del Santo di Montpellier, c’è stato molto più di un veloce scambio di battute.
Tempo fa il religioso, che da 21 anni presta il suo servizio di apostolato presso la Chiesa di san Rocco a Roma, aveva scritto al Presidente per illustrare le attività benefiche portate avanti dal sodalizio, sotto la direzione spirituale dei superiori ecclesiastici.
La missiva ha colto nel segno, tanto che Mattarella ha voluto conoscere l’umile giovane di Stornara (Foggia) che si dedica, insieme ai volontari della rettoria di piazza Augusto Imperatore, all’assistenza dei poveri e dei barboni sull’esempio del protettore della sua cittadina d’origine.
Il presidente ha rivolto al consacrato un elogio per il suo dinamismo e la sua dedizione nel promuovere una così grande figura di santità, quale è quella di San Rocco, in Italia ed Europa, e per il suo generoso servizio verso i meno fortunati.
Apprezzamenti sono stati rivolti anche al Museo dedicato a San Rocco a Capriati a Volturno, in Terra di Lavoro, e per la biblioteca – videoteca in onore del Santo pellegrino realizzata a San Costantino Calabro, in provincia di Vivo Valentia.
Il Capo dello Stato, inoltre, era a conoscenza anche dell’attività svolta all’estero che si è concretizzata nella costruzione di una scuola in Madagascar, nell’acquisto di carrozzine per disabili in Congo e nella realizzazione di 5 pozzi al confine con l’Eritrea.
Commosso per l’affetto riscontrato da un così autorevole esponente delle istituzioni, Fratel Costantino ha ringraziato il Presidente della Repubblica dell’accoglienza e gli ha espresso gratitudine anche per aver concesso il titolo di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana a monsignor Filippo Tucci, fino al maggio 2019 primicerio dell’arciconfraternita di San Rocco all’Augusteo e rettore della chiesa di San Rocco che è stato, e continua ad essere, una delle sue più autorevoli guide spirituali nel servizio verso gli ultimi della società, insieme ai vescovi Gianfranco Girotti, reggente emerito della Penitenzieria Apostolica, e Domenico Sigalini, già pastore della sede suburbicaria di Palestrina, segretario della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei e assistente ecclesiastico generale dell’Azione cattolica.