È morto all’età di 79 anni, Ian Wilmut, il pioniere della clonazione il cui lavoro è stato fondamentale per la creazione, nel 1996, della pecora Dolly nel 1996. Lo ha comunicato l’Università di Edimburgo in Scozia. Wilmut ha avviato una discussione globale sull’etica della clonazione quando annunciò che il suo team, presso il Roslin Institute for Animal Biosciences dell’università, aveva clonato Dolly utilizzando il nucleo di una cellula di una pecora adulta. Per la prima volta un mammifero geneticamente identico è stato creato da una cellula adulta e ha sollevato dubbi sulla potenziale clonazione degli esseri umani. Wilmut, in seguito, si concentrò sull’utilizzo di tecniche di clonazione per produrre cellule staminali al fine di essere utilizzate nella medicina rigenerativa. “Con la triste notizia della scomparsa di Ian Wilmut, la scienza ha perso un nome familiare – ha affermato Bruce Whitelaw, Direttore del Roslin Institute -. Ian ha guidato il gruppo di ricerca che ha prodotto il primo mammifero clonato. Questo animale ha avuto un impatto davvero positivo sul modo in cui la società si relaziona con la scienza e su come gli scienziati interagiscono con la società”.