È stato sottoscritto un memorandum d’intesa e un contratto di concessione tra il Governo marocchino (ancora scosso per il devastante terremoto di venerdì sera) il Groupe Office Chérifien des Phosphates (OCP) per la fornitura di acqua potabile desalinizzata a Safi (10 milioni di metri cubi), El Jadida (30 milioni di metri cubi) e le zone circostanti del territorio. Questa ambiziosa iniziativa rappresenta un passo importante nella ricerca di una fonte sostenibile di acqua non convenzionale per soddisfare le esigenze della regione, sostiene il ministero delle Attrezzature e dell’Acqua, aggiungendo che l’avvio graduale del progetto di desalinizzazione dell’acqua del mare a Safi e al El Jadida è un passo importante verso la gestione integrata ed efficace delle risorse idriche disponibili di fronte alle sfide legate al cambiamento climatico, ambientale e alla giustizia territoriale, che allevierà la pressione sulle risorse idriche nel bacino di Oum.Er-Rbia.
Produzione in crescita
Il ministero ha precisato, in un comunicato stampa, che l’inizio della fornitura di acqua potabile per la città di Safi mediante desalinizzazione dell’acqua di mare è iniziato già lo scorso 16 agosto 2023, rilevando che la produzione prevista raggiungerà, nel corso degli anni 2024 e 2025, 15 milioni di metri cubi all’anno per Safi e 32 milioni di metri cubi all’anno per El Jadida. Dal 2026, questo volume raggiungerà i 30 milioni di metri cubi all’anno per Safi e i 45 milioni di metri cubi per El Jadida. Il contratto mira a garantire la produzione di 35 milioni di metri cubi all’anno per uso industriale da parte di OCP. In attuazione dell’accordo, sottoscritto nell’ambito dell’attuazione delle Reali direttive il fabbisogno idrico del Regno, è stato gradualmente messo in funzione l’impianto di desalinizzazione dell’acqua di mare a Safi, con l’obiettivo di produrre circa dieci milioni di metri cubi di acqua potabile nel 2023, come si legge nel comunicato stampa.
Approvvigionamento sostenibile
Questo progetto, nato grazie all’impegno e alla collaborazione delle parti interessate, mira a garantire un approvvigionamento sostenibile di acqua potabile nel contesto del cambiamento climatico che sta causando una crescente diminuzione delle risorse idriche convenzionali, sottolinea il ministero. Il suddetto contratto di concessione conferisce a OCP GREEN WATER il diritto di effettuare la dissalazione dell’acqua di mare al fine di fornire acqua potabile a tariffe competitive, sulla base degli sforzi compiuti per l’utilizzo delle più recenti tecnologie in questo campo e delle energie rinnovabili, nonché per la ricerca e sviluppo.