Un G20 che ha aperto la strada a nuovi progetti tra Paesi industrializzati, che ha posto in primo piano questioni come clima, energia, sicurezza alimentare, migranti ma anche salute, intelligenza artificiale e digitalizzazione. Non tutto però è riuscito, o forse questo era l’intento, come nel caso dell’Ucraina, con il presidente Zelensky che non ha nascosto il suo disappunto con un: “Niente di cui essere fieri”, riferito al documento finale dei leader del G20 sulla guerra. Per Kiev, il documento di 34 pagine è un “accordo al ribasso”, in cui si condanna il ricorso alla violenza o la minaccia di usare armi nucleari ma non è presente nessun riferimento esplicito alle responsabilità di Mosca. Al contrario il ministro degli Esteri Russo, Lavrov ritiene “un successo” il G20 di New Delhi.
G20, cala il sipario
Ieri la cerimonia di chiusura del summit con il premier Narendra Modi che ha passato il martelletto di legno delle riunioni, al presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. Nel 2024 infatti la presidenza del gruppo dei principali Paesi industrializzati e in via di sviluppo spetterà al Brasile. Il presidente brasiliano, raccogliendo dall’India il testimone della guida del G20, ha voluto anticiparne anche gli obiettivi, “Viviamo in un mondo”, ha esordito Lula, “dove la ricchezza è sempre più concentrata, dove milioni di esseri umani soffrono ancora la fame, dove lo sviluppo sostenibile è sempre minacciato, dove le istituzioni governative riflettono ancora la realtà della metà del secolo scorso”.
Conflitti, la dottrina Lula
In merito ai conflitti, secondo la visione del presidente Brasiliano le questioni geopolitiche non dovrebbero colpire i lavori del G20. “Non possiamo lasciare che sequestrino l’agenda delle sue discussioni”, ha detto Lula dopo le tensioni registrare sull’Ucraina e il documento finale. “Non abbiamo interessi a un G20 diviso. Abbiamo bisogno di pace e cooperazione, non di conflitto”.
Migranti, patto Roma-Londra
Il tema migranti è stato tra i dossier che maggiormente hanno insegnato il premier Giorgia Meloni che ha colto diversi risultati e riaffermato una stretta collaborazione con il
primo ministro britannico Rishi Sunak. Quest’ultimo ha spiegato come abbia “unito le forze” con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per spingere per una stretta contro le migrazioni illegali. La sinergia tra Roma e Londra sta dando buoni risultati nel fermare l’immigrazione illegale, con Sunak che si è detto convinto di riscontrare “sempre più interesse” tra i leader europei.
Il G7 e il drink con Meloni
Secondo le anticipazioni del leader inglese, lui e Giorgia Meloni utilizzeranno la presidenza italiana del G7, l’anno prossimo, per “mettere insieme le persone e parlare del problema”. ”Mi sono seduto”, ha rivelato poi Sunak, “e ho bevuto un drink con Giorgia. Ovviamente, è una cosa di cui io e lei abbiamo parlato molto: abbiamo parlato ancora di come lavorare insieme, cosa che stiamo già facendo, ma, ancora una volta, quali sono le opportunità per fare di più insieme per affrontare questa sfida comune? L’Italia presiederà il G7 l’anno venturo, noi ospiteremo la Cpe l’anno prossimo. Abbiamo parlato di quei momenti, di quelle opportunità per riunire le persone e parlare dell’argomento. Lei e io abbiamo insieme la visione”, ha concluso il primo ministro britannico, “entrambi, che è una questione importante, che richiede un lavoro comune”.
Egitto e Turchia
Sul fronte dei rapporti internazionali diverse le novità emerse da Nuova Dheli, tra queste il ritorno alle relazioni tra Turchia ed Egitto.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto colloqui diretti con il suo omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi a margine del G20 di New Delhi, dopo oltre un decennio di gelo delle relazioni bilaterali. Nessuna dichiarazione ufficiale ma il ritorno alle relazioni è testimoniato dalle immagini trasmesse in diretta dalla televisione turca che mostrano i due leader a colloquio e che si stringono la mano.
Commercio Ue-Brasile
Altra novità la possibile collaborazione tra l’Unione Europa e paesi dell’America Latina. “L’Unione europea e il Brasile devono trovare una via da seguire per finalizzare l’accordo commerciale “Ue-Mercosur”, ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, postando un’immagine di un colloquio con il presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva. “L’Ue apprezza il partenariato con il Brasile. Vogliamo dargli nuova energia”.
G20 la versione di Lavrov
Dossier controverso e che ha lasciato uno strascico di incertezze e nel vago dell’Ucraina amarezza, il mancato riferimento nel documento finale del G20 alla guerra in Ucraina. Ieri a sentirsi rinfrancato nella disputa delle bozze e documento finale è stato ministro degli Esteri della Russia Sergej Lavrov, che ha definito “un successo” il G20 di New Delhi, concluso con una dichiarazione condivisa da tutti i leader in cui non c’è una critica diretta all’aggressione di Mosca all’Ucraina. “Siamo riusciti a sventare il tentativo dell’Occidente di ‘ucrainizzare’ l’agenda del vertice”.