L’estate 2023 è stata la più calda mai registrata a livello globale. Una notizia, questa, comunicata dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale e da Copernicus, quest’ultimo un complesso programma di analisi satellitare della Terra, lanciato nel 1998 dalla Commissione Europea e da un pool di agenzie spaziali. Nello specifico, la temperatura media è stata di 16,77°C, 0,66°C sopra la media del periodo 1991-2020.
I mesi estivi, insomma, hanno fatto registrare numeri da record, con luglio che ha fatto la parte del leone: la sua temperatura media è stata di 16,95°C, 0,7°C sopra la media. Quello di agosto è stato in mese più caldo a livello globale e più caldo di tutti gli altri mesi, a eccezione appunto solo di luglio. L’aumento è stato osservato in tutti i continenti, ma è stato più significativo nell’emisfero settentrionale.
La temperatura media europea per l’estate è stata di 19,63°C, che con 0,83°C sopra la media, è stata la quinta più calda nel vecchio continente, Gli oceani – che occupano più del 70% della superficie terrestre – hanno fatto registrare temperature di quasi 21 gradi. Per il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres “il nostro pianeta ha appena attraversato una stagione di ribollimento, l’estate più calda mai registrata. Il collasso climatico è iniziato”. “Gli scienziati avvertono da tempo cosa scatenerà la nostra dipendenza dai combustibili fossili”, ha aggiunto. L’aumento delle temperature è attribuito ai cambiamenti del clima causati dalle attività umane. La combustione di combustibili fossili rilascia gas serra nell’atmosfera, che trattengono il calore e contribuiscono al riscaldamento globale. I mutamenti climatici stanno già avendo un impatto significativo sul pianeta, causando eventi meteorologici estremi, come inondazioni, siccità e ondate di calore.