Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, è intervenuto all’evento ‘La sostenibilità 5.0 della plastica: scenari ed evoluzioni dalla produzione al fine vita’ svoltosi ieri alla Fiera Milano Rho in occasione della 19esima edizione di Plast, il più grande salone internazionale per l’industria delle materie plastiche e della gomma in Europa. “In questo momento siamo in un confronto importante con la Commissione Europea sulla questione del regolamento Ue sugli imballaggi” ha dichiarato il Ministro “Io ho contestato l’utilizzo del regolamento perché vogliamo una direttiva che tenga conto di quelle che sono le peculiarità Paese e la contestiamo nel merito perché un meccanismo così generico e ideologico del riuso come bandiera, in alternativa al riciclo, non è assolutamente accettabile e lo dimostriamo nel merito, con i contenuti, le modalità, le tecnologie che il nostro Paese ha messo in campo e sta attuando. È un ambito negoziale che ci vede in una posizione ferma perché non possiamo accettare questo tipo di posizione anche se abbiamo l’obiettivo di intervenire sul problema dei rifiuti complessivamente”.
Dare suggerimenti con l’innovazione tecnologica
Gilberto Pichetto Fratin nel parlare del G7 ha rammentato che, per lo sviluppo dell’economia circolare, uno degli obiettivi presenti nel Pnrr, sono state stanziate cifre rilevanti. “Vogliamo essere tra i primi a fare un percorso corretto sul fronte dell’inquinamento” – ha asserito il Ministro – “Nel 2024 l’Italia presiederà il G7 e questo sarà uno dei temi del G7 a guida italiana. Saranno temi che governo porterà avanti con il vostro contributo, dovete dare strumenti e suggerimenti. Lo sviluppo di un fronte di economia circolare è uno degli obiettivi che c’è nel Pnrr e ci sono stanziate cifre importanti”. Pichetto Fratin ha poi sottolineato: “L’Italia non eliminerà la plastica. Il problema non è la plastica. Bisogna trovare gli strumenti anche giuridici per governare tutto il ciclo della plastica. L’approccio che dobbiamo avere è scientifico e non ideologico e confidando molto sul progresso delle aziende, con l’innovazione tecnologica”. “L’Italia è il primo paese in Europa per la raccolta degli imballaggi e dei rifiuti complessivamente – ha precisato il Ministro – a inizio secolo recuperavamo 114 mila tonnellate di plastica, mentre oggi un milione e mezzo. Siamo passati da 2 chili a 25 chili a persona. Il 70% va negli impianti di riciclo, quindi questa filiera vede il nostro paese come il primo a livello europeo”. Il Ministro dell’Ambiente, concludendo il suo intervento ha detto: “È aperta una sfida. Abbiamo raggiunto e superato gli obiettivi europei al 2030 sulla plastica, ma abbiamo ancora passi da fare, c’è il modello nazionale”.