Tanti centri non fanno un centro. E rischiano di non superare la ghigliottina del 4% prevista dalle legge elettorale per il Parlamento europeo. Stando agli ultimi sondaggi, Azione è al 3,5%, Italia Viva al 2,8%, Più Europa al 2,6%, Noi moderati non supera il 2%. Sulla carta nessuno ce la potrebbe fare presentandosi da solo, perché si vota col sistema proporzionale.
Dopo la rottura tra Renzi e Calenda, alleanze in vista non ce ne sono. E allora? C’è una sola soluzione: abbassare la soglia dal 4 al 3%. Ma serve una modifica dell’attuale legge e una maggioranza che la voti.
Da Fratelli d’Italia sembrano venire segnali di disponibilità. Anche perché ad avvantaggiarsi di un passaggio dal 4 al 3 per cento ci sarebbero anche i verdi e sinistra italiana, che in questo modo, non sarebbero costretti a confluire nelle liste del Pd e si presenterebbero da soli. Sarebbe, insomma, un bel colpo negativo per Schlein che forse puntava ad aggregare per il voto europeo Fratoianni e Bonelli e a rimpolpare il bottino del suo partito staccando i 5Stelle che viaggiano ancora intorno al 16%.
A sentire Raffaella Paita, coordinatrice di Italia viva, Renzi sarebbe contrario ad una soglia del 3%, forse confidando nell’ingresso di nuovi personaggi portatori di voti come Letizia Moratti, Beppe Fioroni e Catello de Luca. Chissà.
Se Meloni desse il via libera all’abbassamento della soglia di sbarramento Calenda, Magi, Lupi e Fratoianni dovrebbero ringraziarla politicamente per il bel regalo ricevuto. Ma si sa, in politica come nella vita quotidiana la gratitudine è il sentimento del giorno prima non del giorno dopo. Vedremo.
Qualcuno ipotizza che con una soglia al 3% Meloni potrebbe rischiare di trovarsi una lista di estrema destra che poterebbe erodere il suo attuale 28%.
Intanto Renzi si è fatto un po’ di conti, è sicuro di conquistare 4 seggi a Strasburgo e ,in questo modo, di essere determinate all’interno del gruppo macroniano Renew Europe. Insomma l’irrequieto senatore di Scandicci già pensa di poter essere l’ago della bilancia della prossima maggioranza nel Parlamento Europeo. E Intanto si prepara a seminare zizzania nel destra-centro cercando di infilarsi nei malumori di Forza Italia, giocando magari di sponda con Salvini per indebolire Tajani e con lui anche Meloni.
Ancora una volta il ciclone Renzi è in movimento. E qualcuno comincia a mettere sacchi di sabbia davanti alle finestre…