Al 2020 nei porti italiani sono state movimentate 490 milioni di tonnellate di merce (+1,9%) e sono transitati 61,4 milioni di passeggeri, di cui 9 milioni di crocieristi. Sono dati riportati da Port Infographics 2023, newsletter di Assoporti e Srm. Il sistema portuale italiano si conferma a vocazione “multi-purpose”, avendo gestito lo scorso anno rinfuse liquide per 169 milioni di tonnellate, Ro-Ro per 120,9 milioni, container per 119,5 milioni, rinfuse solide per 61,1 milioni e “altre merci” per 19,7 milioni. Inoltre, hanno visto la movimentazione di oltre 61,4 milioni di passeggeri di cui 9 di croceristi.
Resilienza dei porti italiani
Secondo gli esperti di Assoporti questi dati “mostrato una resilienza maggiore rispetto alle altre aree competitor”: nel settore container (tenendo conto degli scali con una movimentazione oltre il milione di TEU) crescono dell’1,3% nel 2022 contro le flessioni registrate dalle aree competitor dal Northern range, al Mediterraneo e all’Atlantico. Migliora la connettività marittima dei porti italiani: 4 scali presenti nella Top 15 dei porti Mediterranei. Maggiore presenza nel network internazionale dei collegamenti di linea dei container accresce la competitività del sistema Paese. Per l’Italia forte la “dipendenza” dal mare del commercio internazionale: il 39% dell’import – export avviene via nave per un valore di €377 miliardi; l’interscambio marittimo ha mostrato una ripresa molto solida nel 2022, con un + 38%, 10 punti percentuali in più rispetto alla performance dell’interscambio nel suo complesso.
Cina import, Usa export
Le prime 5 categorie di merci in entrata nel Paese via mare concentrano il 72% dell’import marittimo: oil & gas; metalli; macchinari; prodotti chimici e tessile e abbigliamento. Le prime 5 categorie di merci in uscita dal Paese via mare concentrano il 76% dell’export marittimo: macchinari; prodotti raffinati; prodotti chimici mezzi di trasporto; alimentari e bevande. La Cina si conferma il primo fornitore per l’Italia: rappresenta un quinto delle merci in entrata via mare nel nostro Paese. Gli Stati Uniti restano un grande mercato di sbocco per l’export italiano via mare: un quarto delle nostre merci in uscita su nave sono dirette nel Paese nordamericano.
Previsioni in crescita
Le previsioni del trasporto marittimo mondiale segnalano una crescita in termini di tonnellaggio pari a +1,6% per il 2023 e +2,8% per il 2024. Oil & Gas sono le commodities che incontreranno le prospettive più favorevoli, spinte dalla necessità di trasporto conseguenti alla guerra in corso. A livello internazionale avanza l’area del Mediterraneo: +3,5% le previsioni di crescita della movimentazione media annua dei container nei prossimi 5 anni contro il 2,8% del mondo.