Una nanostruttura per la manipolazione della luce che può essere usata nei sistemi ottici di telecomunicazione, nella crittografia, nella manipolazione di particelle e in altre tecnologie laser e quantistiche. È questo quanto ideato dai ricercatori dell’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli (Cnr-Isasi), con la collaborazione della Molecular Foundry – Lawrence National Laboratory di Berkeley (California).
Funzionamento della nanostruttura
Il dispositivo è descritto in uno studio pubblicato sulla rivista Advanced Optical Materials. Si tratta di un cristallo fotonico, una nanostruttura, cioè, che sfrutta i fotoni (le particelle della luce) per trasmettere una determinata informazione. “Tra le loro molteplici proprietà, i cristalli fotonici possono supportare particolari configurazioni del campo elettromagnetico in cui la luce, anziché propagarsi nello spazio rimane “confinata” all’interno del cristallo”, spiega Gianluigi Zito (Cnr-Isasi), coordinatore della ricerca condotta sperimentalmente da Edoardo De Tommasi e Silvia Romano presso i laboratori di nanofotonica dell’Istituto, e con il supporto teorico e computazionale di Vito Mocella e Fabrizio Sgrignuoli.