Preoccupa il calo degli occupati, così come la contrazione del Pil, segnali per la Confederazione nazionale degli artigiani che vanno presi sul serio. “La flessione degli occupati a luglio dopo sette mesi di crescita riflette la congiuntura economica in affanno e segue la contrazione del Pil del secondo trimestre”, osserva la Cna.
Troppe ancora le incognite
La Confederazione teme un che l’intero settore produttivo, dalle piccole imprese all’industria sia il più esposto alle incertezze e alla fragilità di un sistema che dipende da troppe variabili esterne, dalla inflazione, costi energia tensioni geo politiche.
“Le prospettive restano deboli come evidenziano il peggioramento della fiducia delle imprese e delle famiglie, la contrazione del fatturato dei servizi dopo nove trimestri consecutivi di crescita”, sottolinea la Cna, “Al tempo stesso il rientro dell’inflazione procede lentamente mentre i prezzi dei prodotti alimentari continuano a registrare rincari che sfiorano il 10%”.
Pnrr e autoproduzione energia
Secondo la Cna sono necessari alcuni interventi da parte del Governo per raffreddare la dinamica dei prezzi, “a partire da quelli energetici utilizzando l’extragettito sui carburanti per un taglio delle accise. In tale contesto infine è urgente accelerare la realizzazione del Pnrr, strumento fondamentale per il rilancio economico”, conclude la Confederazione, “dando avvio alla realizzazione degli investimenti in piccoli impianti di fonti rinnovabili perl’autoproduzione da parte delle piccole imprese che beneficerebbero di un consistente calo delle bollette”.