L’ottava edizione del ʻPhEST – Festival internazionale di fotografia e arteʻ si terraʻ dal 1° settembre al 1° novembre animando le vie e i palazzi di Monopoli, in Puglia. ʻESSERE UMANIʻ eʻ il tema della rassegna che Direttore artistico Giovanni Troilo introduce con una domanda: “Cos’è che ci rende davvero così speciali?”. Il Festival proverà a rispondere esplorando i modi della rappresentazione dell’uomo e dello spazio che lo circonda e con cui deve relazionarsi. Un percorso caleidoscopico tra la complessità delle visioni e la loro interpretazione. Sono numerosi gli artisti che hanno accettato la sfida e che sono presenti a Monopoli in persona o con i loro lavori tra i luoghi della città.
Location
Cresce il numero delle location indoor e outdoor pronte a ospitare le mostre e gli allestimenti coordinati da Cinzia Negherbon, direttrice organizzativa dell’evento. Palazzo Palmieri si conferma cuore pulsante del Festival anche in questa edizione 2023, cui si uniscono, come ormai tradizione, il Castello Carlo V, la Casa Santa e la Chiesa di SS Pietro e Paolo. Torna anche Palazzo Martinelli, dove oltre all’androne già usato in precedenti edizioni del Festival saranno allestite per la prima volta anche le stanze del primo piano, e si aggiungono le Stalle di Casa Santa e la Chiesetta di San Giovanni. Oltre a Chiese, palazzi e dimore storiche il festival, come consuetudine, si estende tra le vie della città di Monopoli dal Porto Vecchio alla Piazzetta Santa Maria, attraverso Via Comes, Via Magno, Via Garibaldi fino al Belvedere Di Porta Vecchia.
Gli ospiti
Monopoli ospiterà alcuni tra i più quotati fotografi internazionali provenienti da Olanda, Inghilterra, Usa, Australia, Israele, Germania, Belgio, Brasile e altri. Insieme alla direzione artistica, Arianna Rinaldo, curatrice fotografica di PhEST e Roberto Lacarbonara, curatore per l’arte contemporanea, hanno sapientemente coinvolto oltre 30 artisti italiani e internazionali protagonisti di ben 32 mostre. Si rinnova inoltre la collaborazione con Leica Akademie Italy quest’anno partner di due mostre, quella dedicata a Tomas Van Houtryve che con “Lines and Lineage” arriva sulla frontiera tra Messico e Stati Uniti con lastre di vetro e una macchina del diciannovesimo secolo e quella dedicata a Alessandro Cinque che con “Alpaqueros” indaga gli effetti del cambiamento climatico in Perù e le devastanti conseguenze per la popolazione locale.