In tutto il Veneto sono 1.702 i beneficiari sospesi dal Reddito di cittadinanza. Di questi 785 sono già stati inseriti nel Programma Garanzia Occupabilità Lavoratori (Gol) e stanno partecipando al percorso di inserimento al lavoro. “La presa in carico di queste persone è avvenuta in modo puntuale”, spiega l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan. “La maggior parte degli ex-percettori sono già stati presi in carico al sistema delle politiche attive. Il nostro sistema di Centri per l’Impiego (Cpi) allo stato attuale è in grado di fare 700 colloqui al giorno, complessivi di tutto il territorio e tutti i soggetti. Quindi abbiamo i mezzi per affrontare con rapidità ed efficienza la questione degli ex-percettori”. In Veneto sono più di 93mila le persone prese in carico nel Programma Gol; prima regione in Italia per incidenza percentuale del 2023 sullo stock totale (58,5). Seguono Bolzano (56,6), Sicilia (56,2), Abruzzo (53,5), Marche 52,5) e Umbria (50,1). In coda Sardegna (40), Valle d’Aosta (38,2) e Lazio (30,2). Un esempio, quello veneto di buona applicazone del programma Gol, assieme alle regioni del Centro Italia, tranne il Lazio.
Tre quarti categorie vulnerabili
Gol prevede entro il 2025 il raggiungimento di almeno 3milioni di beneficiari, di cui il 75% appartenente a categorie vulnerabili; il coinvolgimento di almeno 800mila beneficiari in attività di formazione, e altri 300mila per il rafforzamento delle competenze digitali. Le risorse complessive sono 4,4 miliardi di euro ai quali sono stati aggiunti 600 milioni di euro per il rafforzamento dei Centri per l’impiego e 600 milioni di euro per il rafforzamento del sistema duale. Vi sono, infine, 500 milioni di euro a valere su REACT-EU (Assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa) un’iniziativa che prevede misure per favorire la ripresa dopo la crisi pandemica a livello europeo.
I percorsi individuali e collettivi
Fino alla fine del primo semestre 2023 il Programma Gol ha preso in carico più di 1,3 milioni di beneficiari, più della metà dei quali inseriti nel “percorso 1”: reinserimento lavorativo. Il resto si distribuisce tra il “percorso 2”: upskilling (26%) e il “percorso 3”: reskilling (19,8%), mentre è pari al 3,7% la quota di persone indirizzate al “percorso 4”: lavoro e inclusione. Il “percorso 5”, infine, è il più performante (38,6%) perché riguarda le ricollocazioni collettive in seguito a crisi aziendali e prevede diversi strumenti e la partecipazione delle parti sociali. Quanto alle caratteristiche dei beneficiari, nella media nazionale, la componente femminile rappresenta il 55,5% dei presi in carico, quella giovanile è pari al 26,5% e quella più adulta (55+) al 17,9%; gli stranieri sono il 14,8%. Al momento dell’ingresso nel programma il 34,7% dei beneficiari risultata disoccupato da almeno 12 mesi.
Maggior parte disoccupati e RdC
La platea del Programma è rappresentata prioritariamente da persone in cerca di occupazione soggette alla cosiddetta condizionalità, per le quali cioè il diritto a ricevere un ammortizzatore sociale o un sostegno al reddito è condizionato dalla disponibilità ad accettare offerte di lavoro o percorsi di politica attiva, pena la decadenza dal beneficio. I presi in carico di Gol sono infatti per il 54,5% disoccupati che hanno fatto domanda di Naspi o DisColl e per il 22,7% beneficiari di Reddito di cittadinanza (di cui il 3,4% sono anche beneficiari di Naspi o DisColl). Il restante 22,8% rientra in altre categorie di disoccupati non soggetti a condizionalità. I beneficiari di Gol entrati nel Programma da almeno sei mesi sono oltre la metà del totale (696.758). Tra questi, nei 180 giorni successivi alla presa in carico, quattro su dieci (280.856) hanno avuto un rapporto di lavoro e uno su tre ce l’ha ancora attivo; 231.579, di cui 33.234 presi in carico già da occupati e quindi presumibilmente working poor. Nell’ultimo report dell’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro) vengono anche aggiornati i dati sulle politiche attive condivise con il lavoratore nel Patto di servizio personalizzato. Si tratta ancora di dati parziali: sono comunque oltre 598 mila i beneficiari di Gol per i quali risulta che almeno una politica attiva sia stata specificamente identificata e registrata nel sistema informativo in stato proposta e/o avviata. Sono misure che si aggiungono all’orientamento di base, erogato a tutti i lavoratori all’atto della presa in carico con le nuove procedure di assessment.