Da quando nel 2018 la Food and Drug Administration ha messo, per la prima volta, in guardia su un possibile legame tra una patologia cardiaca canina potenzialmente fatale e gli alimenti per animali domestici senza cereali, proprietari e veterinari hanno continuato a segnalare casi di cani che sviluppavano cardiomiopatia dilatativa correlata all’alimentazione, o DCM. Si tratta di una malattia a causa della quale il cuore diventa più grande, rendendolo più debole e meno capace di pompare il sangue. Alcune razze di cani più grandi, come i golden retriever e gli alani, sono sensibili a questa condizione. Il conteggio più recente della FDA di cani e un numero molto inferiore di gatti con DCM correlato alla dieta includeva 1.382 casi, 255 dei quali erano stati determinati tra il 1° agosto 2020 e il 1° novembre 2022. Nel 2019, la FDA ha identificato 16 marche di cibo per cani associate a questa rara forma di malattia cardiaca.
Lo studio
Ricercatori e veterinari non sanno ancora esattamente come il cibo per cani e gatti possa causare danni al cuore, ma uno studio pubblicato nel 2021 ha suggerito che ‘colpevoli’ potrebbero essere gli alti livelli di piselli in alcuni alimenti. Questa scoperta è stata confermata a maggio, quando scienziati canadesi hanno pubblicato uno studio sugli effetti di una dieta di 28 giorni su otto cani beagle adulti, una razza scelta perché non suscettibile alle malattie cardiache. I ricercatori dell’Università del Saskatchewan hanno nutrito i cani con tre diete: una tradizionale; una priva di cereali e ricca di lenticchie; una priva di cereali ricca di piselli. Hanno poi ripetuto l’esperimento con le altre due diete in modo che tutti i beagle avessero esperienza con tutte e tre le diete. I ricercatori hanno osservato “cambiamenti simili al DCM” nei cani che avevano consumato la dieta a base di piselli per 28 giorni.