domenica, 17 Novembre, 2024
Esteri

Il sessantesimo anniversario del discorso ‘I have a dream’ di Martin Luther King evidenzia le attuali preoccupazioni dell’America nera con la storia

Da adolescente, nel 1963, Ann Breedlove viaggiava unita a una carovana di autobus e automobili da Albany, in Georgia, verso Washington DC, dove era in programma una marcia per i diritti civili. Ci volle più di un giorno, ma il viaggio si rivelò fondamentale. Fu allora che apprese la volontà di lottare per la giustizia, una causa che ha sostenuto negli ultimi sessant’anni. Sabato Ann è tornata all’ombra del Lincoln Memorial per il sessantesimo anniversario della marcia su Washington. I suoi sentimenti riguardo al fatto di essere lì erano contrastanti. “Vedo molti bambini e giovani che marciano – ha detto –. Vorrei che ricordassero questo giorno come un giorno in cui è nato qualcosa che potrebbe vivere per sempre”. La Breedlove, oggi, vive ad Atlanta. “Per me, sessant’anni fa, la vita è cambiata – ha continuato -. Da adolescente non ero interessata alla giustizia sociale. Ma andare a quella marcia mi cambiò”.

Lincoln Memorial

I relatori che il 28 agosto si sono alternati davanti al Lincoln Memorial hanno affrontato molte delle stesse preoccupazioni del 1963: lavoro, libertà e progressi ancora da realizzare. L’enfasi allora era su più fronti: porre fine alla segregazione; rafforzare i diritti di voto; miglioramento dell’istruzione pubblica; salari equi e diritti civili. Fu un momento di svolta nel movimento per i diritti civili, segnato dal discorso ‘I Have A Dream’ di Martin Luther King Jr., il più famoso dei discorsi dell’oratore. La manifestazione di quest’anno è stata presentata come una “continuazione, non una commemorazione”. È stata sostenuta da una serie di organizzazioni, tra cui la National Action Network di Al Sharpton e il Drum Major Institute, modellato sui principi di King. I relatori hanno affrontato alcune delle questioni sopra menzionate, insieme alle ulteriori preoccupazioni sulla storia dei neri che rischia di venire cancellata sin dall’istruzione primaria, sull’eliminazione dell’accesso all’aborto, sull’abolizione da parte della Corte Suprema delle ammissioni universitarie consapevoli della razza e su un’inversione dei diritti LGBTQ.

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