La sopravvivenza degli anziani viene messa a dura prova dalle temperature infernali delle ultime estati, che diventano sempre più torride, rivelandosi pericolose per la salute dei ‘soggetti fragili’, costretti a isolamento sociale, e quindi, alla solitudine.
Soluzioni da adottare
La medicina territoriale, così come l’assistenza domiciliare, sono considerate la risposta moderna ai bisogni delle persone che chiedono tempestività ed efficacia degli interventi, oltre che di supporto alla volontà di curare le persone anziane nel loro ambiente familiare. L’unica risposta possibile a queste esigenze è data da ‘case di comunità’, in grado di favorire l’accesso ai servizi e di fornire un sistema capace di soddisfare gli attuali bisogni di assistenza domiciliare. “Nella nuova progettazione del Pnrr” – aggiunge il Presidente di Anp-Cia Alessandro Del Carlo – “la medicina di base risulta penalizzata dalla revisione del Pnrr: sia le case di comunità, luogo delle cure primarie e della prevenzione, sia gli ospedali di comunità calano anche del 30%.”
“Solo ritardi e scarso interesse”
Forte è il rammarico del presidente: “Siamo al paradosso. Nonostante l’impegno a voler garantire un’esistenza meno difficoltosa ai nostri anziani, riscontriamo nei fatti solo una serie di ritardi che si accumulano. Dopotutto, la medicina di base risulta penalizzata anche dalla revisione del Pnrr.”
Investire su case di comunità
Anp-Cia, l’Associazione Nazionale dei Pensionati di Cia- Agricoltori Italiani, preme per sottolineare le priorità: adottare una strategia capace di mettere assieme la progettazione delle case di comunità, su tutto il territorio, in particolare nelle aree interne e rurali, con un sistema integrato di assistenza domiciliare per anziani e soggetti con difficoltà motorie; potenziare e riordinare il Sistema sanitario nazionale, affrontando e superando il problemi gravissimo della carenza di personale, medici e infermieri, che incide pesantemente sui ritardi.
L’appello alle Istituzioni
A destare maggiore preoccupazione è invece l’allarmante fenomeno del rifiuto a operare in Pronto Soccorso, mentre cresce il servizio di prestazioni a chiamata. “Il Paese ha bisogno di un sistema di protezione sociale più forte” -conclude Del Carlo- “Istituzioni e organizzazioni devono fare rete per fornire soluzioni a sostegno della popolazione più fragile e garantire coesione sociale per l’economia e la salute di tutti.”