Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha ribadito la necessità di una politica europea che tuteli le produzioni agricole nazionali danneggiate dal cambiamento climatico. Senza dimenticare che la flessione della produttività delle colture, ormai, non è più un problema esclusivamente europeo. Giansanti ricorda che, se in Spagna si prevede una riduzione di oltre il 50% della produzione di olio, l’India sta affrontando un drastico calo del suo comparto risicolo, mentre il Nord della Cina fa i conti con la crisi della sua produzione di frumento. “Gli effetti sui prezzi e sui mercati è inevitabile, così anche sulla disponibilità stessa di prodotti”, afferma Giansanti.
Revisione bilancio Ue
Confagricoltura chiede da tempo la revisione del bilancio Ue per fronteggiare il calo delle produzioni. Perché ciò di cui il settore primario ha bisogno sono maggiori risorse economiche e maggiori disponibilità di suolo da coltivare. Sostegni che l’agricoltura aspetta da tempo per incrementare gli investimenti avviati dalle sue imprese in tecnologia e innovazione. “Gli allevatori applicano sempre di più soluzioni tecnologiche per abbattere le temperature in stalla e gli agricoltori, tramite l’agricoltura di precisione, riescono a razionalizzare e rendere efficiente l’irrigazione dei campi. Bisogna aumentare la capacità produttiva e al contempo ridurre il consumo delle risorse naturali”, conclude Giansanti.