lunedì, 18 Novembre, 2024
Lavoro

Lavoro, il Ministro Calderone: necessaria una strategia di sistema per il salario minimo

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone, durante il Meeting di Rimini, è tornato a parlare del salario minimo legale ribadendo che questo tema è “complesso e va fatto uscire dalla contrapposizione ideologica se si vuole affrontare con concretezza lo scenario del lavoro povero”. “Per questo viene affidata al Cnel, organo costituzionale che è formato dalle rappresentanze delle parti sociali e presso il quale si depositano i contratti collettivi, la realizzazione di un’analisi approfondita e comparata sulla contrattazione italiana. La ricognizione effettuata dal Cnel sarà complementare alle valutazioni degli strumenti e degli interventi, anche a valere sulla prossima Legge di bilancio, che il ministero del Lavoro e il Governo individueranno e sottoporranno al Parlamento”, sottolinea Calderone.

Il ruolo dei sindacati

Per il ministro il ruolo che possono avere i sindacati è “fondamentale. La stessa Commissione europea nei giorni scorsi ha rimarcato che l’obiettivo della Direttiva sul salario minimo è quello di estendere la contrattazione collettiva, particolarmente in Paesi come l’Italia in cui oltre il 90% dei lavoratori è coperto da un contratto collettivo di riferimento. Ne consegue che il ruolo dei sindacati è di primaria importanza, per la loro funzione di tutela delle condizioni di lavoro. Per questo motivo, su un tema così delicato come quello del lavoro povero, il confronto deve esserci”.

Le retribuzioni

“Dobbiamo guardare a una più ampia strategia sulle retribuzioni, che in Italia non crescono da quasi vent’anni e rimuovere le cause complesse di questo fenomeno. Si tratta di intervenire su una serie di fattori: aumento della produttività, innalzamento delle competenze, abbattimento del cuneo fiscale e lotta al lavoro povero, tipico di settori a bassa produttività e valore aggiunto. Tutto questo deve anche diventare oggetto centrale della nuova stagione di rinnovi contrattuali. Solo avviando una strategia di sistema con queste componenti si può pensare di far ripartire la crescita degli stipendi medi degli italiani”, aggiunge Calderone.

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