I danni sofferti dall’agricoltura, a causa dal cambiamento climatico, rivelano disastrose conseguenze nelle campagne, dove si registrano perdite record dei raccolti: il grano, a esempio, subisce una perdita del 10%, quella di uva da vino al 14%, fino a raggiungere il 63% delle pere. A pagare pegno sono anche gli animali da reddito: si registra difatti una netta riduzione delle produzioni di uova, latte e miele per le api, che stremate dal caldo, sono impedite nel lavoro di trasporto di nettare e polline, realizzando una diminuzione del raccolto pari al 70%.
Ripercussioni sulla produzione di latte
Conseguenze importanti si sono verificate anche sulla produzione di latte per le mucche nelle stalle, mentre le pecore sono costrette a migrare in altura per cercare pascoli verdi. Nelle stalle sono in funzione a pieno ritmo ventilatori e doccette refrigeranti per salvare le mucche che a causa dell’afa mangiano poco, bevono molto fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 di periodi normali e producono di meno visto che per loro il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi. Quest’anno la produzione di latte è calata fino al 20% rispetto al 2022.
Rimedi per salvare le colture
Il resoconto dell’analisi effettuata da Coldiretti non lascia ben presagire per il futuro colture della prossima stagione: le temperature africane che travolgono la penisola da Nord al Sud allertano gli agricoltori che cercano di correre ai ripari ombreggiando i prodotti, anche attraverso erba e foglie come barriere naturali. “Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile” – continua la Coldiretti – “si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di giungere a maturazione, per cercare di salvare almeno parte della produzione.”
Investimenti produttivi
Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini mette in evidenza la caratteristica resiliente dell’agricoltura, definendola “l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici”, ma anche “il settore più impegnato per contrastarli”: l’innovazione dell’agricoltura 4.0 – che fino a ora ha realizzato un aumento del fatturato pari al 31%, ovvero 2 miliardi di euro di investimenti per salvare i raccolti anche contro gli effetti del meteo – richiede, per essere realizzata, impegno da parte delle Istituzioni per la fornitura di droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm.