Il Pil del secondo trimestre 2023, all’interno dell’eurozona(l’insieme dei 19 Paesi che hanno adottato l’euro come moneta ufficiale) è cresciuto dello 0,3%. Una buona notizia quella arrivata da Eurostat, l’ufficio
Produzione industriale in risalita
In merito alla produzione industriale relativa a giugno, Eurostat rileva un aumento dello 0,5% nell’area dell’euro e dello 0,4% nell’Unione europea rispetto a maggio. Il valore è in crescita dello 0,5% anche in Italia, dopo l’aumento dellʼ1,7% segnato a maggio. Ma è un dato che non può far particolarmente sorridere il vecchio continente, perché rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2022 la produzione è diminuita dellʼ1,2% sia nell’area dellʼeuroche nell’Ue.
Occupazione ok
Buone notizie dal punto di vista dell’occupazione: il numero dei lavoratori è aumentato dello 0,2% in entrambe le aree nel secondo trimestre confrontandolo con i dati relativi a gennaio, febbraio e marzo. Rispetto allo stesso periodo dell’anno
Il Regno Unito respira
Respira il Regno Unito dove l’inflazione è scesa al 6,8% a luglio dal 7,9% di giugno, indicando il livello più basso dal febbraio 2022, principalmente a causa del crollo dei prezzi del carburante.
In calo le emissioni di gas serra
Eurostat, nel suo bollettino emanato ieri, ha anche spiegato che nel primo trimestre dell’anno le emissioni di gas serra (che incidono sul bilancio energetico della terra) nell’ambito dell’economia dell’Ue sono state pari a 941 milioni di tonnellate di Co2 -equivalenti (CO 2 -eq), in calo del 2,9% rispetto allo stesso trimestre del 2022 (969 milioni di tonnellate di CO 2 -eq). Tali emissioni sono diminuite in quasi tutti i Paesi dell’Unione europea, fatt