I commenti di Jen Easterly, direttore della US Cybersecurity and Infrastructure Agency, sono preoccupanti. Secondo lui hacker cinesi sono pronti a condurre attacchi informatici distruttivi alle infrastrutture critiche degli Stati Uniti. Tali attacchi rifletterebbero una svolta significativa rispetto al tipo di attività informatica storicamente attribuita alla Cina, che per anni era caratterizzata da spionaggio e furto di dati, ma non in attacchi distruttivi progettati per danneggiare i sistemi. I commenti di Easterly rispecchiano molti altri allarmi lanciati quest’anno riguardo al potenziale della Cina nella conduzione di attacchi informatici distruttivi. A maggio, Microsoft ha avvertito che gli hacker affiliati al governo cinese stavano prendendo di mira le infrastrutture critiche degli Stati Uniti. Nella sua più recente valutazione annuale delle minacce, pubblicata a febbraio, l’ufficio del direttore dell’intelligence nazionale ha affermato che “la Cina è quasi certamente in grado di lanciare attacchi informatici che potrebbero interrompere i servizi infrastrutturali critici all’interno degli Stati Uniti, anche contro oleodotti e gasdotti, e sistemi ferroviari”. Il mese scorso, il New York Times ha riferito che gli Stati Uniti erano più attivamente alla ricerca di hacker cinesi nelle infrastrutture critiche di quanto precedentemente noto. Questi rapporti suggeriscono che la Cina sta diventando sempre più aggressiva nel suo uso della guerra cibernetica. È importante che gli Stati Uniti siano preparati per la possibilità di attacchi informatici cinesi e che prendano misure per proteggere le proprie infrastrutture critiche.