domenica, 17 Novembre, 2024
Economia

Lʼinflazione in Italia cala più delle stime

A luglio è al 5,9%, da aprile 2022 non era mai scesa sotto il 6%

A luglio lʼinflazione in Italia ha fatto registrare un’ulteriore frenata attestandosi al +5,9% rispetto al +6,4% di giugno, un dato anche migliore rispetto alla stima preliminare che la voleva al 6% (da aprile 2022 non si scendeva sotto questa soglia). Cala inoltre, per il quinto mese consecutivo, il costo del carrello della spesa (+10,2%). Sono tutto sommati positivi i dati comunicati dallʼIstat, precisando che la decelerazione del tasso di inflazione si deve principalmente alla diminuzione dei prezzi di alcuni servizi, quali i trasporti (da +4,7% a +2,4%), i beni energetici non regolamentati (da +8,4% a +7,0%) e dagli alimentari lavorati (da +11,5% a +10,5%). La fase di rallentamento dellʼinflazione, spiega lʼIstat, avviene “in un quadro di stabilità dei prezzi sul piano congiunturale”. Lʼinflazione acquisita per il 2023 rimane stabile a +5,6% per lʼindice generale, mentre si attesta a +5,1% per la componente di fondo. Lʼindice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dellʼ1,6% su base mensile e aumenta del 6,3% su base annua (in decelerazione da +6,7% di giugno); la stima preliminare era +6,4%.

Un calo insufficiente

Nonostante la discesa dell’inflazione e del carrello della spesa, questi sono numeri che servono a poco o niente per risollevare l’economia del BelPaese. Si tratta di un calo insufficiente per “Massimiliano Dona, Presidente dellʼUnione Nazionale Consumatori, che boccia anche lʼaccordo sul trimestre anti-inflazione: “Per una coppia con due figli” – spiega – “l’inflazione a +5,9% significa un aumento del costo della vita pari a 1.699 euro su base annua. Di questi ben 823 euro servono solo per far fronte ai rialzi del 10,7% dei prodotti alimentari e bevande analcoliche, 340 per la sola voce Abitazione, acqua ed elettricità (+9%), 864 euro per il carrello della spesa a +10,2%”. Coldiretti fa notare di come i dati dell’istituto di statistica rivelino un aumento prezzi del +13,8% per la frutta e del +19,8% per la verdura con le produzioni Made in Italy colpite da alluvioni, grandinate e nubifragi intervallati da pesanti ondate di calore, costringendo la gente a tagliare gli acquisti. Fondamentale per salvare la spesa, secondo la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dellʼagricoltura italiana, lʼaumento di fondi del Pnrr con 2,5 miliardi destinati agli accordi di filiera e alla logistica. 

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Inflazione, trend in (leggero) rallentamento. Debito pubblico in calo

Paolo Fruncillo

Agricoltura in difficoltà. Coldiretti: pochi braccianti e troppa burocrazia, così si rischia il tracollo. Le norme per le assunzioni vanno riviste

Angelica Bianco

Bce. Largade: inflazione, rendere accessibili scenari e risultati

Maurizio Piccinino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.