Nelle scorse ore il forte vento di maestrale ha alimentato numerosi focolai nella Regione Sardegna, tanto che la Protezione Civile ha richiesto l’intervento di quattro Canadair da altre Regioni, di cui tre partiti da Ciampino e uno dalla Sicilia. Tra Posada e Siniscola si registrano i danni maggiori con 600 evacuati tra abitazioni e resort e oltre 400 ettari inceneriti. Tre i feriti, di cui due anziani e un giovane intossicato dai fumi. Fuoco anche nel cagliaritano, come a Capoterra in località Santa Rosa, ma anche a Margine Rosso dove è andato distrutto un campeggio.
Individuati gli inneschi
A Gairo, dove sono andati in fiamme 50 ettari, gli agenti della Forestale hanno individuato degli inneschi che non lasciano dubbi sulla natura dolosa dell’incendio, ma pochi dubbi anche su gran parte degli altri focolai anche se le indagini proseguono. Duro il Governatore Christian Solinas che esprime “ferma condanna verso gli autori di questo nuovo scempio criminale consumato a danno del patrimonio ambientale sardo” e manifesta la propria “vicinanza alle popolazioni colpite, agli amministratori, a tutti gli uomini e le donne che in queste ore drammatiche si stanno prodigando per fronteggiare l’emergenza”. Lo stesso presidente della Regione ha chiesto l’attivazione dei meccanismi di protezione civile europea per fronteggiare l’emergenza, mentre Confartigianato chiede una conta celere dei danni: “Non sappiamo se ci siano, e quante siano, le attività produttive travolte dalla furia delle fiamme ma di certo ci sono territori che hanno subito danni gravissimi dal punto di vista ambientale, infrastrutturale e urbano. A tutti, indistintamente, dovrà essere data l’opportunità di ripartire”, scrive l’associazione in un comunicato.