0

Allarme degli scienziati per ʼla mosca della lanternaʼ, il nuovo parassita che uccide le piante

lunedì, 7 Agosto 2023
1 minuto di lettura

Matt Borden, un patologo delle piante, aveva camminato per meno di 50 metri nella foresta quando si è bloccato sul posto e ha guardato verso il cielo. Si trovava in un boschetto di faggi, le quali foglie erano quasi tutte sparite (quelle rimaste erano increspate): un sintomo rivelatore di un verme parassita che semina il caos nelle foreste che si estendono dal Maine alla Virginia. “Questo è deprimente”, ha detto Borden ai suoi colleghi. La ʼmosca lanterna maculataʼ ha richiamato l’attenzione del pubblico negli Stati Uniti, con agenzie governative locali e federali che hanno mobilitato campagne per eliminare letteralmente gli insetti dai colori vivaci. Ma un parassita diverso sta uccidendo gli alberi e confondendo gli scienziati.

Faggi in pericolo

La malattia delle foglie di faggio ha attraversato silenziosamente il Paese infettando una particolare specie di alberi fondamentali per gli ecosistemi forestali, il faggio americano. È stato dimostrato che questa misteriosa condizione è causata da una sottospecie di nematodi appena scoperti, chiamati vermi microscopici. Scoperta per la prima volta in Ohio nel 2012, la malattia delle foglie di faggio è stata ora identificata in 12 Stati, dove sta devastando alberi nelle foreste e nei cortili, causando milioni di danni ai proprietari di vivai. La malattia ha ancora molti misteri, per esempio su come si diffondono i nematodi così rapidamente e cosa si può fare, se non altro, per fermare la loro marcia e salvare gli alberi infetti. “Potrebbe avere un enorme impatto ecologico”, ha affermato Mihail Kantor, Assistente professore di ricerca di Nematologia presso la Pennsylvania State University. Kantor fa parte di un piccolo gruppo di ricercatori che stanno studiando la malattia. Ogni tre mesi alcune dozzine di patologi delle piante, arboricoltori professionisti e altri esperti, partecipano a teleconferenze per discutere del loro lavoro e scambiarsi idee. Nonostante le preoccupazioni che il disturbo arboreo possa spazzare via uno degli alberi più iconici d’America, gli scienziati stanno lottando per ottenere finanziamenti da agenzie governative e altre fonti per avviare studi intensivi per contrastare questo dramma.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Mur: 47 proposte d’eccellenza selezionate per il Fondo Italiano per la Scienza da 50 milioni di euro

Lunedì sono state pubblicate le graduatorie del primo bando del…

Scienza: “Gli animali hanno più paura della voce umana che del ruggito dei leoni”

“Gli animali selvatici hanno più paura della voce umana che…