Egregio Direttore,
l’articolo di Federico Tedeschini, pubblicato sul suo quotidiano il 1° agosto, affronta il tema rilevante delle pratiche commerciali scorrette.
Come si può verificare dalla relazione annuale sulle attività svolte dall’Associazione Bancaria Italiana, il tema è affrontato dall’ABI più volte e sotto vari profili.
Innanzitutto, si dà conto delle rilevanti novità normative introdotte dal legislatore europeo, in particolare con riguardo alla disciplina delle pratiche commerciali scorrette sia in termini sostanziali (ad esempio in caso di omissioni ingannevoli) sia in termini di rafforzamento delle sanzioni e di nuove competenze attribuite all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato con riguardo alle pratiche vessatorie.
Ulteriori aspetti affrontati nella relazione dell’ABI riguardano l’attività sistematica di informazione e monitoraggio relative alla disciplina delle pratiche commerciali scorrette e le analisi delle iniziative assunte dalle Autorità settoriali (Banca d’Italia, IVASS, CONSOB, AGCM) in attuazione del Codice del consumo con l’ampliamento dei poteri di indagine.
Di particolare rilievo sono le ulteriori azioni svolte dall’ABI e rappresentate nella relazione annuale in tema di pratiche commerciali.
A giugno 2022 ABI è stata audita dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario sul tema modelli distributivi e retributivi inerenti la vendita dei prodotti finanziari. In tale sede sono stati illustrati da ABI i principali contenuti e presidi dei diversi ambiti normativi che concernono: i rapporti delle banche/intermediari con la clientela (ad esempio MiFID), i presidi organizzativi e di governo societario previsti a garanzia della conformità (compliance) da parte delle banche, le regole in tema di politiche dinremunerazione, gli interventi della contrattazione collettiva tra ABI e le Organizzazioni sindacali di settore e del dialogo sociale europeo, volti a rafforzare il clima di fiducia tra dipendenti e banche. Sotto il profilo della contrattazione collettiva, ABI e Sindacati hanno istituito una Commissione sindacale nazionale cui sono stati attribuiti i compiti di indirizzare, favorire e monitorare l’attuazione di quanto previsto dall’Accordo 8 febbraio 2017 su politiche commerciali e organizzazione del lavoro, nonché di acquisire e diffondere le buone pratiche.
Correttamente l’articolo affronta anche le tematiche del rafforzamento dell’educazione finanziaria e della trasparenza. Anche questi due temi sono di massima attenzione dell’ABI. Come auspicato dal Presidente Antonio Patuelli, la diffusione dell’educazione finanziaria è stata inserita nello Statuto dell’Associazione e, nel contempo, l’ABI ha promosso la costituzione della Fondazione per l’Educazione finanziaria e al risparmio. Lato trasparenza, numerose sono le attività svolte anche in collaborazione con le associazioni dei consumatori, il tutto affinché la trasparenza sia semplice e migliori la relazione banca-cliente. Un esempio recentissimo è l’accordo raggiunto nei giorni scorsi con le principali associazioni degli esercenti in tema di commissioni in caso di pagamento con carte, che prevede specificatamente un rafforzamento della trasparenza nelle offerte commerciali.
Ringraziando dell’attenzione si porgono cordiali saluti.
*Vice direttore generale vicario ABI