L’aumento dei prezzi ha messo tutti in affanno e spaventano le proiezioni sul prossimo autunno caldo, ma il ministro delle Imprese e del Made in Italy sta cercando di mettere in campo iniziative che raffreddino l’inflazione prevista.
Altro incontro di ieri al tavolo di consultazione per condividere con Industria e Grande distribuzione il cosiddetto protocollo “Trimestre anti-inflazione”. L’obiettivo lo dice il titolo stesso: abbassare il costo di prodotti da grande distribuzione a uso quotidiano e individuare prezzi calmierati per i prossimi mesi di ottobre, novembre e dicembre. La distribuzione e le imprese dovranno aderire entro il 15 settembre. Il Ministrero, invece, dovrà predisporre un bollino digitale con la dicitura ‘Trimestre anti-inflazione”.
Il Governo non vuole imporre nulla e non vuole arrivare a una vera e propria legge, con controlli e sanziani, pertanto serve un accordo unanimemente condiviso.
4 miliardi per cibo low cost
Al tavolo siedono non solo i rappresentanti della Grande distribuzione, ma anche le imprese produttrici in modo da coinvolgere tutta la catena; dalla produzione alla distribuzione finale. Concretamente si tratta di riunciare a una parte dei profitti per tutelare, in definitiva, la capacità di spesa dei consumatori. Più si distribuisce il sacrificio, meno si sente il dolore e più si ottengono risultati.
Il Ministro Urso punta ad un accordo su un paniere di prodotti di largo consumo a prezzi calmierati e intanto i dati diffusi da Istat, relativi ai prezzi al consumo del mese di luglio, fanno ben sperare con l’inflazione scesa al 6.4%, anche se in concreto, finora, l’aumento della spesa per le famiglie significa un esborso in più di 846 euro su base annua.
“Negli ultimi diciotto mesi le aziende della Distribuzione Moderna hanno dimostrato grande senso di responsabilità sacrificando in maniera importante le proprie marginalità, con l’obiettivo di tutelare il potere d’acquisto delle famiglie.” Commenta Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione, aggiunge che “l’impegno continua e proseguirà nei prossimi mesi, così come sta già avvenendo con l’iniziativa ‘Dedicata a te’, la carta istituita dal Governo a sostegno delle famiglie più fragili e a basso reddito. Ai beneficiari della card le imprese della Distribuzione Moderna applicano uno sconto del 15% nell’utilizzo del plafond disponibile, in aggiunta alle promozioni già in corso nei punti vendita.” Buttarelli, invita anche le imprese produttrici ad “abbassare i listini di vendita”.
Federalimentare ribadisce “la disponibilità a collaborare affinché la lunga catena fatta da industria, Gdo, intermediari, logistica e magazzini possa trovare una sintesi costruttiva nell’interesse dei cittadini tenendo anche in considerazione la crisi che alcuni settori stanno ancora attraversando per la mancanza di materie prime”.
Della partita anche Coldiretti. “L’impennata inflazionistica – scrivono gli agricoltori italiani – non si vedeva da 40 anni e questo ha costretto i cittadini a spendere quasi 4 miliardi in più per mangiare”, mentre volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +9% nei primi cinque mesi. “Il risultato dei discount”, spiega il presidente Ettore Prandini, “evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità.”
Carburanti, serve trasparenza
Gli aumenti, purtroppo, sono in gran parte oggettivamente giustificati, ma sconti e promozioni poco possono fare in tempi di inflazione galoppante e si annullano a vicenda. Serve un paniere strutturato e ribadisce anche il ministro Urso: “col paniere di beni a prezzi calmierati pensiamo di dare un colpo decisivo all’inflazione, riconducendola a livelli naturali”. Lo stesso ministro fa notare che ”Il Pil in Italia è ancora in crescita” con un dato acquisito per il 2023 del +0,8%; meglio della media dei Paesi dell’Eurozona che segna +0,3%.
Aumenti in agosto
In periodo di viaggi per le vacanze, i prezzi dei carburanti. “Presenteremo”, annuncia Urso, “il disegno di legge in maniera compiuta, aspetteremo le indicazioni del Parlamento e quando avremo reperito le risorse necessarie per completare il progetto, lo presenteremo in Consiglio dei ministri”. Mentre dal primo agosto parte l’operazione trasparenza con l’esposizione, nelle aree di servizio, del cartellone con i prezzi medi dei carburanti. “I cittadini”, spiega il ministro, “potranno verificare se il prezzo della benzina è superiore al prezzo medio che è inferiore a 2 euro e, nel caso in cui ci fossero picchi anomalie, potranno denunciarle sul sito del ministero o alla Guardia di finanza”. Quanto al taglio delle accise il ministro osserva che, per ora, non se parla perché “le risorse pubbliche devono essere destinate dove ci sono davvero le emergenze.”
Le reazioni benzinai e politici
Irritazione dalla Federazione degi gestori carburanti (Fegica) che ha bollato come “controproducente” e “inutile” l’iniziativa. “I gestori“, evidenzia tra l’altro, il presidente Roberto Di Vicenzo, “non fanno altro che applicare i prezzi che vengono comunicati loro dai titolari degli impianti” e sono stati sempre pronti a “denunciare i picchi dei prezzi.” Non vorremmo trovarci, ha concluso, “di fronte alle solite sparate” alle quali ci hanno abituati ministri “furbetti”.
Per l’Unione nazionale consumatori, attraverso il presidente Massimiliano Dona, “da sempre si possono denunciare i rincari anomali dei carburanti, peccato che nessuno li abbia mai puniti, visto che il Parlamento si rifiuta di dare una definizione di prezzo anomalo.” “Aumenta il costo dei carburanti e il Governo non fa niente”commenta Peppe De Cristofaro capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra del Senato, mentre la coordinatrice di Italia Viva, Raffaella Paita, ha rimarcato che questo Governo “non solo non ha confermato il taglio alle accise deciso da Draghi, ma le ha perfino aumentate.” E il capogruppo M5S in Commissione Trasporti a Montecitorio, Antonino Iaria, si dice stupefatto per “la leggerezza con cui il governo continua ad affrontare il tema dei prezzi dei carburanti. Se ci aggiungiamo gli aggravi spaventosi su affitti e mutui, oltre a quelli sugli scaffali dei supermercati”, aggiunge, “per gli italiani è in atto un salasso su più fronti”.
Maraco Sarracino, deputato del Pd: “secondo il Ministro Urso il caro carburante non è una priorità”, puntualizza, “Eppure durante la campagna elettorale Fratelli d’Italia denunciava con forza l’aumento del costo della benzina. Oggi invece il ministro Urso ci dice che le risorse vanno utilizzate per le emergenze… ma da settimane però il prezzo dei carburanti sta salendo in maniera indiscriminata e speculativa, e la risposta del Governo è quella di chiedere agli automobilisti di guardare un cartello”.