MILANO (ITALPRESS) – Ha approfittato del suo ruolo di curatrice di una persona inabile per sottrarle il patrimonio e riutilizzarlo per investimenti e articoli costosi. È di questo che sarebbero responsabili una curatrice, suo marito e suo figlio, tutti indagati dalla Procura di Milano per i reati di peculato, autoriciclaggio e frode informatica. In base alle indagini della Polizia Giudiziaria – aliquota Guardia di Finanza – tra il 2011 e il 2021 i tre avrebbero sottratto alla persona inabile 1.372.976,68 euro. Tuttavia i sequestri disposti dall'autorità giudiziaria portano l'ammontare complessivo ad oltre due milioni di euro. Tra questi beni figurano denaro contante, 12 immobili nei comuni di Milano e Riccione, 4 auto tra cui una Ferrari 488 Spider e due cassette di sicurezza contenenti 750mila euro e orologi di lusso. La curatrice e il marito avrebbero usato il denaro sottratto per l'acquisto di beni mobili e immobili, trasferendolo su diversi conti correnti anche all'estero. Il figlio della curatrice è un ex campione italiano di pesi massimi di body building, reo confesso dell'omicidio della moglie nel 2009. Per quel reato era stato assolto per vizio totale di mente e sottoposto per 10 anni alla cura presso un ospedale psichiatrico, decisione poi revocata dal magistrato di sorveglianza nell'ottobre 2014. È stato proprio il figlio ad acquistare immobili a Milano e Riccione, oltre alla Ferrari formalmente intestata ad terzo soggetto residente a San Marino ma in realtà acquistata dal padre tramite bonifico. Il tutto pur di condurre uno stile dispendioso ed elevato, nonostante risultasse non percepire alcun reddito dal 2015. Per sottrarre il denaro alla persona inabile, i tre approfittavano del fatto che fosse ricoverata in una casa di cura per sottrarre il patrimonio in diversi modi: bonifici allo sportello, emissione di assegni bancari, bonifici tramite home banking e anche numerosi prelievi in contante.(ITALPRESS). Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza xh7/trl/red 28-Lug-23 15:39