Fari puntati sulle Banche centrali di Washington e Francoforte che rispettivamente il 26 e il 27 luglio, decideranno se rialzare ancora i tassi di interesse. Sul punto resta critico il titolare del dicastero dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che rispondendo a una giovane giurata del Giffoni Film Festival che gli chiedeva cosa può fare il Governo per contenere i tassi d’interesse sui mutui e quindi il costo del credito, ha ammesso: “Il tema dell’aumento dei tassi d’interesse è un qualcosa che non fa soltanto male alle famiglie, ma fa male anche allo Stato perché lo Stato deve pagare interessi sul debito pubblico e il debito pubblico che abbiamo noi ci fa pagare ora moltissimi più interessi rispetto al passato”.
Intanto una buona notizia arriva dal FMI che rivede al rialzo le stime sulla crescita del PIL italiano nel 2023 e nel 2024, con una crescita superiore all’1,1% già nell’anno in corso. Soddisfatta Giorgia Meloni che ha subito commentato la notizia: “Le stime a rialzo del Fondo Monetario Internazionale sul Pil dell’Italia confermano l’efficacia della politica economica del Governo e ci spronano ad andare avanti su questa strada e fare ancora meglio”. “L’Italia nel 2023 crescerà più di Germania e Francia e più della media dell’eurozona. Sono risultati che costituiscono la base per la prossima legge di Bilancio, alla quale già stiamo lavorando”. “In uno scenario complesso continueremo a coltivare la linea dello sviluppo e della prudenza, dello slancio e della stabilità dei conti. L’Italia dimostra di essere resistente e dinamica. Le imprese e le famiglie hanno dato una risposta straordinaria”.