domenica, 29 Settembre, 2024
Società

Figliuolo: “Fondi a chi ha subito danni reali. Non sarà come in Irpinia nel 1980”

Agire in maniera veloce, ma non in maniera affrettata. Con il grande obiettivo di essere sicuri di dare i fondi a chi ha realmente subito un danno. “Non come avvenne in Basilicata e Irpinia nel post terremoto del 1980”. Il Commissario straordinario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo, in audizione davanti alla Commissione Ambiente della Camera, ha parlato del ‘Decreto legge alluvioni’ pensato ad hoc per l’Emilia-Romagna. “Molti lavori di somma urgenza sono già partiti, ma alcuni devono ancora iniziare”, ha spiegato il Generale che ha chiarito come la chiara esigenza di questo momento sia quella di delimitare il perimetro dell’emergenza per chiudere quella fase e procedere quindi con un orizzonte temporale più ampio all’attuazione di progettualità strutturate orientate a garantire una ricostruzione duratura. La priorità è una messa in sicurezza iniziale affinché a ottobre, con le nuove piogge, “ci sia un minimo di garanzia. Poi l’apertura delle scuole è uno dei nostri pensieri primari, non averle aperte implicherebbe tragedie di tutti i tipi”.

Soldi ai piccoli comuni

Altra necessità, aiutare quei Comuni che hanno dovuto anticipare di tasca propria i soldi per i lavori urgenti: “La prima cosa che farò non appena avrò accesso alle risorse sarà erogare i fondi partendo dai municipi più piccoli e più esposti. Quando avremo la conversione in legge del Dl invieremo quindi a questi paesi una modulistica semplice che includerà obblighi di legge e trasparenza”. Adesso, in pratica, saranno elargiti i finanziamenti per ciò che riguarda la somma urgenza: “I ristori sono legati alle ordinanze della protezione civile, e sono previsti per i cittadini e le imprese”, ha detto Figliuolo. “Costruiremo il quadro delle esigenze da soddisfare per il 2024 ed il 2025 e chiederemo, qualora necessario, di integrare le risorse con misure ad hoc coerenti, in termini temporali, con le reali capacità di spesa”, ha poi detto.

Eventi straordinari

Una tragedia, quella dello scorso maggio, senza precedenti per il Generale, che ha ricordato come sette provincie dell’Emilia-Romagna sono state colpite da due eventi alluvionali straordinari con precipitazioni pari a 4 miliardi di metri cubi d’acqua, “cioè una portata eccezionale se si considera che la Regione consuma in un anno 1,4 miliardi di metri cubi d’acqua per uso civile, industriale e per l’agricoltura”. Il Commissario ha poi aggiunto che è in corso un lavoro per definire un piano eccezionale per lo smaltimento, entro metà settembre, delle 150.000 tonnellate di rifiuti derivati dall’alluvione stessa.

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