L’innovazione tecnologica è per definizione il settore più dinamico e favorevole per la transizione ecologica e digitale e mai come in questo momento storico deve essere considerata con tutte le sue potenzialità. Parlamento e Governo sono chiamati a un deciso e urgente cambio di passo su questioni cruciali come innovazione tecnologica green, ambiente e clima nell’interesse del Paese e dei cittadini. Una svolta equa e inclusiva che dovrà mettere al centro soprattutto i giovani nativi eco-digitali che con le loro competenze, capacità e attitudini sono chiamati al ruolo di protagonisti. La transizione ecologica e digitale è l’elemento fondamentale su cui l’Italia deve investire per una vera strategia nazionale di ripresa e resilienza, per una vera indipendenza energetica e per l’adattamento agli effetti avversi del cambiamento climatico, con benefici per l’economia e nuova occupazione. Sono questi i principali temi affrontati all’incontro nazionale della rete #EcoDigital “La rivoluzione EcoDigital. Best practice per la transizione ecologica e digitale”, promosso insieme a Fondazione Homo Ex Machina con il patrocinio della Fondazione UniVerde e con la Media partnership di Radio Radicale, TeleAmbiente e Opera2030, che si è svolto a Roma alla Sala Conferenze “G. Matteotti” di Palazzo Theodoli-Bianchelli, nel corso del quale sono state rilanciate le adesioni e le proposte di attivisti, giovani innovatori, imprenditori, amministratori locali e Istituzioni per la costruzione di una rete di realtà virtuose capaci di essere da stimolo alla politica. L’obiettivo è quello di aggregare e valorizzare le buone pratiche e le migliori esperienze diffuse su tutto il territorio nazionale per favorire la vera transizione EcoDigital, mettendo a circuito quegli esempi positivi fondamentali per la trasformazione ecologica e digitale della società e dell’economia, secondo i principi della giustizia sociale e climatica. “L’Italia ha bisogno di una risposta politica all’altezza dei tempi. La pandemia ha accelerato la necessità di trasformazione dai vecchi modelli economici, dipendenti dalle lobby tradizionali, in una nuova società che investa con convinzione nella transizione ecologica e digitale, nel contrasto al cambiamento climatico e verso la coesione sociale. Una visione che si ispira al Green Deal europeo verso cui sono orientate le ingenti risorse del Pnrr che devono essere ben spese, se non vogliamo un Paese più arretrato e indebitato. L’Italia deve puntare subito sulle rinnovabili senza barriere ideologiche e burocrazia in eccesso, accelerare la transizione che deve essere vera e veloce. Non c’è più tempo. Migliaia di attivisti, imprenditori e amministratori, in gran parte giovani, stanno già costruendo un’Italia più ecologica, digitale, civica, solidale e noi li stiamo aiutando a realizzarla”, Ha affermato Alfonso Pecoraro Scanio ,Presidente di Fondazione UniVerde e Promotore Rete EcoDigital.