La Campania diventa la prima tra le Regioni d’Italia a dotarsi dello psicologo di base. Saranno 146 gli specialisti (due per ogni distretto sanitario) che scenderanno in campo in questa fase iniziale in cui già sarà garantito un primo livello di assistenza psicologica gratuita per tutti i cittadini. Nel corso di un incontro nell’Auditorium della Regione, al Centro direzionale di Napoli, sono state illustrate dalla consigliera dell’Ordine, Antonietta Grandinetti, tutte le caratteristiche del servizio. Ripercorse anche le tappe del tortuoso iter legislativo e amministrativo iniziato dopo l’approvazione della legge regionale 35 del 3 agosto 2020: a rallentare le operazioni anche un ricorso proposto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, ma ritenuto non fondato, e quindi rigettato, dalla Corte costituzionale con sentenza del dicembre 2021. Dopo la pronuncia della Consulta c’è stata l’approvazione del regolamento attuativo e si è insediato l’Osservatorio regionale che, tra le altre cose, ha lavorato sull’attivazione dei corsi abilitanti. Infine, sono stati pubblicati gli avvisi pubblici e le manifestazioni di interesse da parte delle Asl della Campania, atti propedeutici alla definizione della graduatoria dei professionisti idonei. Grande soddisfazione viene espressa dal Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, Armando Cozzuto, e dal Presidente della Regione, Vincenzo De Luca. “Vedere l’accesso di 146 psicologi, ma soprattutto l’attivazione di un servizio che non ha eguali in Italia e che consentirà a migliaia di cittadini di avere garantita l’assistenza psicologica, è per noi motivo di grande orgoglio: speriamo che questo possa essere d’esempio anche per altre regioni, ma soprattutto per il Governo nazionale” sottolinea Cozzuto che spiega poi il meccanismo dello psicologo di base, “leggermente differente” rispetto a quello tradizionale del medico di base. “L’invio e il filtro potrà essere fatto sia dai medici di medicina generale che dai pediatri di libera scelta, ma garantiremo anche l’accesso diretto attraverso i distretti sanitari di base. Ovviamente ciò andrà ad impattare notevolmente sulla sostenibilità del sistema sanitario regionale: pensiamo ai ricoveri impropri, alle prescrizioni di psicofarmaci, a tutti gli accessi al Pronto soccorso per patologie che sono sintomi di disturbi d’ansia e dell’umore. Sicuramente ci sarà un notevole risparmio” sostiene il numero uno dell’Oprc.
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