PALERMO (ITALPRESS) – Il Dipartimento di Medicina di Laboratorio del Policlinico di Palermo trasformato in un set per raccontare il viaggio di una provetta di sangue per una diagnosi precoce di infarto del miocardio, e l'alto grado di complessità e innovazione che sta dietro al risultato di un test. I laboratori del "Paolo Giaccone" sono protagonisti del primo episodio della docuserie "Il Viaggio del Campione" (https://youtu.be/VzyIrA3jLS0), iniziativa di Roche Diagnostics patrocinata da Confindustria dispositivi medici, che mette in risalto l'importanza della Medicina di laboratorio e della diagnostica in vitro per la salute dei cittadini. Il video girato presso il Dipartimento di Medicina di Laboratorio, ritenuto tra le prime strutture sul territorio nazionale per le strumentazioni, per i servizi erogati, per i settori specialistici presenti, per la qualità delle prestazioni sanitarie, descrive il percorso della provetta di sangue per l'esecuzione del test della Troponina ad alta sensibilità, analisi fondamentale per identificare tempestivamente l'infarto acuto del miocardio. "Il ruolo della Medicina di Laboratorio è, e lo sarà sempre più, centrale, necessaria e indispensabile in tutte le fasi del percorso assistenziale, – sottolinea il professore Marcello Ciaccio, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Palermo e Direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio del Policlinico – dalla predizione e prevenzione, alla diagnosi ed alla diagnosi differenziale, alla prognosi, al monitoraggio di malattia e terapia e permette in molte patologie, come ad esempio nelle Sindromi Coronariche Acute tramite il dosaggio della Troponina, di fare una diagnosi precoce e di instaurare la terapia tempestivamente, permettendo spesso di salvare la vita al Paziente". Presso l'Unità di Medicina di Laboratorio del Policlinico Universitario di Palermo sono attivi settori specialisti – Neurochimica Clinica, Patologie Autoimmuni, Coagulazione, Proteine, Medicina Molecolare – dove vengono eseguite, con le strumentazioni di ultima generazione e, quindi, le più performanti, le indagini di primo, secondo e terzo livello permettendo una valutazione delle patologie sino a livello genetico-molecolare. "In particolare, – continua Ciaccio – il Settore di Neurochimica Clinica si occupa della diagnostica delle Malattie Neurodegenerative, a cominciare dall'Alzheimer, e per la completezza dei biomarcatori che vengono valutati, è tra i pochi centri presenti sul territorio nazionale, circa 15". L'innovazione nella Medicina di Laboratorio ha importanti ricadute sia per la salute del paziente che per la sostenibilità del sistema sanitario. "La Medicina di Laboratorio – spiega ancora il Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia – consente, infatti, di fare prevenzione e quindi far sì che un soggetto non vada incontro alla malattia, ma anche di predire se una persona, nel corso della vita, può sviluppare una specifica patologia. Questo è fondamentale perché in tal modo non ci si ammala, e dunque non si iniziano terapie che, oltre a essere in alcuni casi molto costose, possono dare effetti collaterali importanti. I test disponibili ci consentono di fare prevenzione soprattutto nelle malattie a più larga incidenza, come le cardiovascolari o le neoplasie. Un profilo lipidico ci permette di capire se un soggetto è a rischio di sviluppare un evento trombotico, oppure la possibilità di esaminare le mutazioni genetiche ci consente di capire se esiste il pericolo di sviluppare una particolare neoplasia, e quindi di avviare il paziente in percorsi di prevenzione e monitoraggio in modo che non si ammali, o comunque di fare una diagnosi precoce con alte possibilità di guarigione". foto Ufficio Stampa Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico "Paolo Giaccone" di Palermo (ITALPRESS). vbo/com 14-Lug-23 13:11