“Adesso vorrei annunciare che il 30 settembre prossimo terrò un Concistoro per la nomina di nuovi Cardinali. La loro provenienza esprime l’universalità della Chiesa, che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della Terra”. Con queste parole dette dopo l’Angelus Papa Francesco ha comunicato dunque 21 nuove investiture, composte da 18 ‘elettori’ e tre ultra-ottantenni (questi ultimi, per via dell’età, non potranno partecipare a un conclave). Tre gli italiani, monsignor Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, Claudio Gugerotti, prefetto delle Chiese orientali e, tra gli ultraottantenni, monsignor Agostino Marchetto, Segretario emerito del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti.
Dal Palazzo Apostolico, in una Roma rovente e davanti a 15mila presenti che hanno sfidato il solleone, il Pontefice ha poi detto di essere addolorato per il nuovo sangue versato in Terrasanta, auspicando che le autorità israeliane e quelle palestinesi possano riprendere un dialogo diretto, “al fine di porre termine alla spirale di violenza e aprire strade di riconciliazione e di pace”.
La Domenica del mare
Approfittando della celebrazione della ‘Domenica del mare’ dedicata a quanti lavorano sulle navi, nei porti e nell’ambiente marittimo, il Pontefice ha colto l’occasione per ringraziare i marinai che custodiscono gli oceani da varie forme di inquinamento che e tolgono dal mare le sporcizie buttate al suo interno dagli umani. “Una volta i pescatori di San Benedetto del Tronto – ha detto il Papa – mi hanno parlato delle tonnellate di plastica che hanno tolto dal mare”. Parole di elogio poi per i cappellani e i volontari dell’Apostolato del mare, affidati alla protezione di Maria Stella maris: “Vorrei anche ricordare con gratitudine quanti operano con Mediterranea Saving Humans per il salvataggio di migranti in mare”, la specifica di Francesco che come oramai d’abitudine ha chiesto di pregare per l’Ucraina: “Sono contento di salutare in particolare le ragazze scout e gli studenti universitari di Leopoli, in Ucraina: vi do la mia benedizione e la estendo ai vostri cari e al vostro popolo, tanto provato”.
No alla superbia
Nell’Angelus Francesco, introducendo la preghiera mariana, ha criticato chi ha comportamenti da superbi o da immodesti, non comprendendo così la grandezza dell’amore: “’Dio si rivela liberando e risanando l’uomo, con un amore gratuito che salva. Per questo Gesù loda il Padre, perché la sua grandezza consiste nell’amore e non agisce mai al di fuori dell’amore. Ma questa grandezza nell’amore non è compresa da chi presume di essere grande e si fabbrica un dio a propria immagine: potente, inflessibile, vendicativo. In altre parole, non riesce ad accogliere Dio come Padre chi è pieno di sé, orgoglioso, preoccupato solo dei propri interessi, convinto di non aver bisogno di nessuno”.