Il 2022 è stato un anno caratterizzato dal ricorso sempre più massiccio alle piattaforme on line e dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale. La necessità di assicurare, da una parte, un funzionale trattamento dei dati e, dall’altra, il rispetto dei diritti delle persone, ha visto l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali (composta da Pasquale Stanzione, Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia, Guido Scorza) impegnato in una costante opera di bilanciamento al momento di fornire pareri o di indicare misure di garanzia per tutelare i diritti della persona. I risultati sono stati presentati nel corso della Relazione sull’attività svolta. Il 2022 ha visto una serie di interventi centrati sulle grandi questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale: in particolare, le implicazioni etiche della tecnologia; l’economia fondata sui dati; le grandi piattaforme e la tutela dei minori, i sistemi di age verification; i big data; l’intelligenza artificiale generativa, il Metaverso e le problematiche poste dagli algoritmi; gli scenari tracciati dalle neuroscienze; la sicurezza dei sistemi e la protezione dello spazio cibernetico; la monetizzazione delle informazioni personali; i fenomeni del revenge porn, del cyberbullismo, dello sharenting, del social scoring.
I numeri del 2022
Secondo Stanzione è giusto che la tecnologia sia al servizio della società, ma i nuovi traguardi digitali “vanno sviluppati mettendoli al servizio della solidarietà e dei diritti fondamentali”. Anche perché lo scenario che si prospetta può essere che i cittadini diventino come “un uomo di vetro” e potrebbero veder violati persino i propri pensieri. L’Autorità nel 2022 ha adottato 442 provvedimenti collegiali. Ha risposto a 9.218 reclami e segnalazioni, reso 81 pareri, assunto 317 provvedimenti correttivi e sanzionatori, riscuotendo 9,5 milioni di sanzioni. Le ispezioni effettuate sono state 140, quasi triplicate rispetto a quelle dell’anno precedente in cui ancora si subiva l’impatto dell’emergenza pandemica, in particolare in ambito di telemarketing, cloud pubblico, siti web ed uso dei cookie, videosorveglianza, anche sul posto di lavoro.
Tra dati biometrici e tutela dei minori
Particolare attenzione è stata posta all’uso dei dati biometrici e al diffondersi di sistemi di riconoscimento facciale. In questo ambito, in particolare, l’Autorità ha sanzionato per 20 milioni di euro la società statunitense Clearview, vietando l’uso dei dati biometrici e il monitoraggio degli italiani.
Sul fronte della tutela on line dei minori il 2022 è proseguita l’azione di vigilanza sull’età di iscrizione ai social, anche attraverso sistemi di age verification. Inoltre, dopo l’altolà del Garante Tik Tok ha sospeso l’invio di pubblicità personalizzata basata sul legittimo interesse. Oltre a una base giuridica inadeguata vi erano, infatti, seri rischi che la pubblicità potesse raggiungere i giovanissimi con contenuti non appropriati. Per quanto riguarda il caso Chatgpt l’intervento del Garante ha consentito di indirizzare lo sviluppo di questa forma di intelligenza artificiale generativa in una direzione compatibile con la tutela delle persone, specie se minori.
Con 2 milioni di euro di multa il Garante ha poi sanzionato Clubhouse, il social delle chat vocali. Per contrastare il fenomeno del revenge porn e aiutare le persone che temono la diffusione di foto e video a contenuto sessualmente esplicito il Garante ha introdotto un modello di segnalazione telematica e la possibilità di inviare alle piattaforme il codice hash delle immagini invece delle copie in chiaro.