sabato, 16 Novembre, 2024
Giovani

Intervista al Ministro Anna Maria Bernini “Le proteste dei ragazzi nelle tende sono giuste”

Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, è stata ospite della trasmissione radiofonica su RTL 102.5 “Non Stop News” per approfondire alcuni recenti temi riguardo alla politica e alla cronaca. Il Ministro Bernini ha aperto il suo intervento in radio, parlando del numero chiuso dei corsi di Laurea in Medicina: “Il numero chiuso di medicina è stato oggetto di discussione dall’inizio. Abbiamo formato un gruppo di lavoro con le regioni, la conferenza dei rettori delle università italiane e il Ministro della salute, al fine di capire quali sono le reali necessità. Dopo l’emergenza COVID-19, c’è stata un’esplosione ‘dopata’ dalla pandemia, che speriamo sia stata un caso isolato e che non ci troveremo più in una situazione simile in futuro. Abbiamo incrementato le iscrizioni alle facoltà di medicina e chirurgia del 30%, sulla base dei fabbisogni. Inizieremo immediatamente: a partire da settembre ci saranno già 4.000 posti in più. Sosterremo le università nel gestire questo nuovo ritmo, poiché non possiamo compromettere la qualità dell’offerta formativa accogliendo studenti senza fornire un adeguato supporto alle università, come finanziamenti per il personale e nuovi piani di assunzione. Stiamo anche lavorando sulle scuole di specializzazione”. Il Ministro ha poi aggiunto: “Il numero chiuso non è casuale, molte persone sostengono di avere il diritto di scegliere l’università, ma hanno anche il diritto di trovare un lavoro. Pertanto, abbiamo aperto le iscrizioni sulla base dei reali fabbisogni altrimenti avremmo sovraffollato le università con un numero di studenti che non sarebbero state in grado di gestire. Questo trenta percento non è una cifra insignificante. Sarà monitorato ogni anno, considerando anche i settori della medicina che necessitano di maggiori risorse”. In merito alle ultime proteste degli universitari e alle azioni messe in campo dal Governo, il Ministro Bernini ha dichiarato: “La situazione delle città in cui si studia è stata una delle nostre priorità. Ci siamo subito confrontati con questa esigenza. Abbiamo degli indicatori di performance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da raggiungere entro una data precisa. Abbiamo lavorato con l’Europa per apportare riforme e far crescere il paese e dobbiamo onorare i nostri impegni. Inizialmente, nel PNRR avevamo 7.500 posti letto che abbiamo onorato, ma non basta. Dobbiamo anche agire con azioni ordinarie, quindi abbiamo messo in Legge di Bilancio 900 milioni di euro per garantire il diritto allo studio e posti letto, non solo agli studenti fuori sede. Le proteste dei ragazzi nelle tende sono giuste, hanno ragione soprattutto riguardo al caro affitti e alla scarsa disponibilità di alloggi nella città. Ci siamo confrontati con gli studenti e le loro richieste sono ragionevoli, ma non possono essere risolte con una bacchetta magica. Attualmente abbiamo 40.000 posti letto, ai quali ne abbiamo aggiunti altri 7.500, ma ci stiamo impegnando per aumentare ulteriormente a 52.500 entro il 2026. Abbiamo chiesto aiuto a tutti, mettendo in campo tutte le nostre risorse, inclusi i governatori e i sindaci, indipendentemente dallo schieramento politico. Abbiamo fatto un grande appello per mettere a disposizione immobili dismessi. Stiamo collaborando con tutti, quando si tratta di rappresentare la nazione, tutti indossano la maglietta della stessa squadra”. Inoltre, il Ministro in riferimento alle Elezioni europee ha affermato: “Il centrodestra al governo sta ottenendo buoni risultati. Essendo un governo politico, siamo in grado di prendere decisioni coraggiose e avanzate rispetto al precedente governo tecnico. In Europa, abbiamo Tajani che da più di 20 anni guida saldamente la nostra politica europea. Direi che la nostra guida, per quanto riguarda Forza Italia, è Antonio Tajani, che con Meloni, sta fornendo indicazioni importanti. Per tutto il resto valuteremo le situazioni man mano, ma la direzione è chiara”. Anna Maria Bernini ha concluso il suo intervento esprimendo un pensiero in ricordo di Silvio Berlusconi: “Ancora si avverte un forte impatto emotivo per la separazione dal nostro presidente. Le persone ci seguono e ci chiedono di iscriversi al partito. Sta a noi preservare questo momento, questa dimostrazione d’amore anche postuma nei confronti del nostro presidente e dobbiamo tradurre tutto ciò in azioni concrete. Siamo pronti ad andare avanti e ritengo che Forza Italia sia fondamentale nel centrodestra, il nostro ruolo è netto e definito. L’eredità di Berlusconi è un impegno, il fatto è il centrodestra unito. Dal 1994 governiamo uniti, non solo a livello nazionale. Questa è l’eredità di Berlusconi. L’impegno è continuare su questa base, compiendo azioni che sono state pianificate ma che ancora non sono state realizzate. Questa è la vera eredità che Berlusconi lascia a Forza Italia”.

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