La lotta all’inflazione rimane una priorità. Questo fenomeno ha colpito l’Italia e l’Europa in concomitanza con lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina mettendo a rischio ancora tutt’oggi il credito di famiglie e imprese. “I rischi e le sfide per le banche non finiscono mai. La lotta all’inflazione è la priorità non solo delle Banche centrali. Sono evidenti i rischi per il credito a imprese e famiglie che, in dieci anni di tassi a zero, spesso non avevano previsto i rapidi aumenti dei tassi e le riduzioni della liquidità”. Così il presidente dell’ABI Antonio Patuelli, nella sua relazione all’Assemblea dell’Associazione Bancaria Italiana. “Le banche non hanno rendite di posizione e vengono da anni difficilissimi per crisi di imprese e del debito sovrano, recessioni, epidemie, catastrofi naturali, cui hanno fatto e fanno fronte con grandi aumenti di capitale, accantonamenti e ristrutturazioni sempre socialmente rispettose e realizzate con costruttivi accordi con le Rappresentanze Sindacali. Salvo nel caso di una banca nazionalizzata, le banche in Italia hanno dovuto farsi carico delle forzate risoluzioni e degli altri oneri delle crisi e dei salvataggi di banche concorrenti”, ha aggiunto.